Attentato Tel Aviv oggi 7 aprile 2023, un’auto è arrivata sulla folla che si trovava sul lungomare di Tel Aviv, in Israele ed ha ucciso un passante e ferito alcune persone. Secondo quanto riportano i media israeliani si tratta di un attentato terroristico. Lo stesso episodio si sarebbe verificato in due zone della città nello stesso momento: Kaufmann Street e Charles Clore Park, entrambi sul lungomare. Sono in corso le indagini, si attendono aggiornamenti. Intanto Il gruppo di italiani coinvolto nell’attentato, a quanto apprende l’AGI, è rientrato in Italia. In Israele è invece rimasto uno dei due feriti.

Attentato a Tel Aviv oggi, auto contro la folla in due zone diverse

Il 7 aprile 2023 sera sul lungomare di Tel Aviv, un veicolo si è scaraventato sulla folla che passeggiava da quelle parti e avrebbe provocato un vero e proprio attentato. Lo stesso episodio si è ripetuto in due zone: uno a Kaufmann Street, sul lungomare della capitale, e l’altro vicino a Charles Clore Park.

Secondo i media locali sul lungomare un sospetto ha aperto ed è stato “neutralizzato” , un terrorista, invece, ha cercato di prendere dei pedoni a Charles Clore Park ma poco dopo la sua macchina si è ribaltata. Successivamente è stato arrestato. Poi ancora, l’attentatore di Kafmann Street, che era un arabo israeliano, è stato ucciso.

Morto avvocato romano 35enne e sei feriti

The Times of Israel riporta che alcuni italiani in pellegrinaggio per la Pasqua sono rimasti feriti e tra questi un turista trentacinquenne è morto dopo aver subito una ferita da arma da fuoco alla testa, secondo il servizio di emergenza medica della MDA. Il 35enne morto nell’attento è Alessandro Parini, arrivato a Tel Aviv proprio ieri, insieme ad alcuni amici, per una vacanza. In serata Parini, avvocato 35enne di Roma, è rimasto vittima dell’attentato. Gli altri due italiani sono in condizioni non gravi. I pm di Roma hanno aperto un’indagine in relazione alla morte dell’avvocato Parini. I magistrati dell’antiterrorismo hanno già ricevuto una prima informativa da Digos e Ros. Procederanno per i reati di attentato con finalità di terrorismo, omicidio e lesioni.

La salma del 35enne dovrebbe rientrare nei prossimi giorni. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a SkyTg24 e sottolinea che “l’Unità di Crisi della Farnesina, insieme all’ambasciata italiana a Tel Aviv, stanno seguendo tutte le procedure necessarie, in stretto collegamento con le autorità israeliane“. Uno dei due italiani feriti nell’attentato di ieri tornerà oggi in Italia, assieme ai propri amici.

I genitori di Alessandro Parini hanno lasciato la casa del figlio a Monteverde, a Roma, con le lacrime agli occhi e senza quasi parlare. L’avvocato viveva a pochi passi da Trastevere e lavorava ai Parioli, ma era dell’Eur. A parlare del giovane è un vicino di casa che racconta che lavorava in un bello studio legale di diritto amministrativo a soli 35 anni ed aveva un futuro spianato. Un altro vicino di casa si sofferma invece sulle passioni di Alessandro: “Andava a fare jogging a Villa Pamphilj ed era cortese con tutti”.

Il cordoglio di Israele intorno a Parini

Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha parlato dell’attentato su Twitter e ha espresso vicinanza all’Italia dopo la morte del 35enne romano: “L’ondata di terrore continua. L’italiano Alessandro Parini è stato ucciso e otto turisti dall’Italia e dal Regno Unito sono rimasti feriti. Mando le condoglianze al popolo italiano e un augurio di guarigione ai feriti, ai turisti che sono venuti a vedere il bellissimo Israele e sono stati colpiti da un abominevole terrorismo“. Lapid poi continua “la vigilanza e la rapida azione degli agenti di polizia di Tel Aviv hanno impedito che la follia omicida proseguisse“.

Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, a ha inviato a nome di tutti gli israeliani le “condoglianze alla famiglia e agli amici di Alessandro Parini, il cittadino italiano assassinato nell’attentato di ieri a Tel Aviv, così come al governo e a tutto il popolo italiano“. Il ministro ha proseguito “Il terrorismo omicida è nemico di tutti noi. Auguro a tutti i feriti una pronta guarigione“, ha aggiunto Cohen.

Le reazioni della politica italiana alla morte di Parini

Diverse personalità politiche si sono espresse dopo la morte di Alessandro Parini avvenuta nella serata di ieri a Tel Aviv. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso la sua esecrazione per la morte del giovane avvocato italiano Alessandro Parini e per l’attentato. Il presidente ha poi rivolto ai familiari e amici di Parini sentimenti di cordoglio e di vicinanza. Mattarella ha espresso inoltre al Presidente israeliano, Isaac Herzog, le condoglianze della Repubblica Italiana.

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini scrive sui social il proprio messaggio di cordoglio verso Parini e ribadisce la sua vicinanza al popolo israeliano contro il terrorismo: “Grande dolore per Alessandro Parini, un giovane avvocato che aveva tutta la vita davanti a sé, ucciso dagli estremisti islamici nella notte del Venerdì Santo sul lungomare di Tel Aviv. Un attentato vile e mostruoso contro turisti inermi in un momento di festa. Siamo vicini alla sua famiglia, con il nostro abbraccio e la nostra preghiera, un pensiero agli altri connazionali feriti, e sempre al fianco del popolo israeliano che lotta ogni giorno contro il terrorismo“.

Arriva anche la nota di solidarietà di Elly Schlein: “Grande dolore di fronte a quanto accaduto a Tel Aviv. Condanniamo con forza il vile attentato ed esprimiamo profondo cordoglio per l’uccisione di Alessandro Parini. Alla sua famiglia e ai suoi cari giunga la vicinanza mia personale e di tutta la comunità del Partito Democratico, così come alle persone rimaste ferite”.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espresso tramite i propri profili social cordoglio per la morte del concittadino: “Profondo cordoglio per la morte del nostro concittadino Alessandro Parini vittima del vile attentato a Tel Aviv, insieme ad altri turisti rimasti feriti. Condanniamo fermamente il terrorismo. Ci stringiamo al dolore delle famiglie“.

Cordoglio che arriva anche dal fondatore di Articolo 1 Arturo Scotto: “Sono terribili le immagini di Tel Aviv. Cordoglio alla famiglia di Alessandro Parini, vittima innocente di questo vile attentato terroristico“. Tweet anche da parte di Gian Marco Centinaio della Lega che scrive: “Esprimo il mio profondo cordoglio alla famiglia di Alessandro Parini, auguri di pronta guarigione ai cittadini rimasti feriti e la più totale solidarietà al popolo israeliano per l’attentato subito a Tel Aviv. L’Italia è al fianco di Israele nel contrastare il vile terrorismo. Solidarietà via Twitter anche dal presidente del Terzo Polo Carlo Calenda che ha espresso solidarietà verso la famiglia di Parini e il popolo israeliano.

Il richiamo del Premier israeliano

Dopo aver appreso la notizia, il Premier israeliano Benyamin Netanyahu richiamato tutte le forze della riserva a disposizione della Guardia della frontiera. Si è poi messo in contatto con il capo di stato maggiore generale Herzi Halevi affinché richiamasse anche riservisti dell’esercito. Inoltre, sono stati chiamati anche i riservisti dell’aviazione militare. Le notizie sono state rese note dal suo ufficio.

La causa dell’attentato

Secondo quanto riportano i media locali, gli attentatori avrebbero messo in atto tale azione per rivendicare la Jihad Islamica come “la naturale e legittima risposta ai crimini dell’occupazione contro il popolo palestinese”.

Farnesina a lavoro

La Farnesina chiamata all’appello sta svolgendo tutte le verifiche del caso. Intanto sul profilo ufficiale di Twitter si legge: “Orrore e profondo sgomento per il vile attentato”. Inoltre, la premier Giorgia Meloni starebbe seguendo i fatti avvenuti ad Israele per capire la dinamica dell’attentato e ricevere notizie certe sulle vittime. E’ stato postato un messaggio sul sito ‘Viaggiare Sicuri’ della Farnesina, all’indomani dell’uccisione di Alessandro Parini in un attentato a Tel Aviv “Venerdì 7 aprile si è verificato un attentato sul lungo mare di Tel Aviv. Si invitano tutti i connazionali a restare informati, mantenere vigile attenzione e a seguire eventuali indicazioni delle Autorità locali“.

Tensione in Medio Oriente

In Medio Oriente non si allenta la tensione. Quello che è accaduto nelle ultime ore a Tel Aviv è soltanto uno dei tanti episodi che si sono verificati ultimamente. Infatti, oggi ha avuto luogo anche un nuovo attentato palestinese in Cisgiordania, in cui sono state uccise due giovani sorelle, una di 21 anni e l’altra di 16 anni. Anche la madre delle ragazze, 48 anni, è rimasta gravemente ferita.

Poi ancora nei pressi di Gerusalemme, sulla Spianata delle Moschee, la situazione è critica. Gaza ha lanciato una miriade di razzi e uno dei tanti è caduto su una casa senza provocare vittime. E poi per le fazioni palestinesi legate ad Hamas dal Sud del Paese dei Cedri, la risposta di Israele è stata colpire tre siti in Libano e oltre 10 nella Striscia, compresi due tunnel e varie postazioni della fazione armata. L’esercito libanese ha annunciato invece di aver buttato giù una rampa di lancio in un campo agricolo nel Sud.

Dopo aver appreso le notizie sulla tragedia, il ministro della Difesa Guido Crosetto, giunto in Libano per una serie di incontri istituzionali e per celebrare il Venerdì Santo insieme al contingente italiano, ha incontrato questa mattina il comandante delle Forze Armate libanesi, Joseph Aoun, al quale avrebbe riferito che “Le forze armate libanesi sono fondamentali per la stabilità e la sicurezza. L’Italia continuerà a fornire il proprio supporto nei rapporti bilaterali e in ambito Unifil”.

Forze dell'ordine dopo l'attentato

Forze dell’ordine dopo l’attentato

Polizia israeliana sul posto

Polizia israeliana sul posto

L'auto utilizzata per l'attentato ribaltata

L’auto utilizzata per l’attentato ribaltata

La scena dell'attentato

La scena dell’attentato

La macchina dell'attentato ribaltata

La macchina dell’attentato ribaltata

Polizia al lavoro sul luogo del delitto

Polizia al lavoro sul luogo del delitto

Delegazione egiziana in Israele per la tregua

Una delegazione egiziana andrà in Israele per discutere i termini di un accordo per una tregua al fine di stabilizzare la situazione. A riferirlo è l’emittente al-Arabiya secondo cui Il Cairo sta lavorando anche con le fazioni palestinesi e gli Usa.
I palestinesi chiedono che Israele metta fine alle irruzioni nella moschea di al-Aqsa e alle operazioni militari nella Striscia di Gaza. Lo stato ebraico ha preteso lo stop del lancio di missili e degli attacchi ai coloni in Cisgiordania.

Borrell sul diritto alla difesa israeliano

In una nota l’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Ue, Josep Borrell afferma che “Israele ha il diritto di difendersi. Allo stesso tempo, qualsiasi risposta deve essere proporzionata“. L’Alto rappresentante ha poi ribadito la preoccupazione dell’Ue e l’invito al dialogo nella regione. “L’Ue è profondamente preoccupata per la grave escalation di violenza negli ultimi giorni in Israele, nei territori palestinesi occupati e in Libano e chiede la fine immediata delle violenze in corso. Bisogna fare di tutto per evitare che il conflitto si estenda. Esortiamo tutte le parti a esercitare la massima moderazione per evitare ulteriori escalation e promuovere la calma per le festività religiose in corso“.

Le parole di Gasparri

Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha parlato dell’attentato di ieri a Tel Aviv ed ha condannato il gesto. Ribadito il supporto ad Israele nel discorso. Ieri Gasparri aveva attaccato il programma di La7 “Propaganda Live”. In un tweet.

“L’attacco islamico di Tel Aviv conferma la ostinazione del terrorismo palestinese che minaccia e colpisce Israele e che in questa occasione ha stroncato la vita di un giovane italiano, travolto dalla follia fondamentalista. Questa ulteriore tragedia ci colpisce quindi in modo particolare e ci ricorda nel dolore quanto sia doveroso, per la comunità internazionale, stare sempre e comunque dalla parte di Israele, avamposto di libertà e di democrazia, assediato da sanguinari assassini, compresi i criminali di Hamas. Ci riflettano quanti, in questi tempi, hanno fatto mancare il doveroso sostegno alle istituzioni israeliane. Questa Pasqua di sangue ci richiama ancora una volta alla realtà in modo drammatico. Siamo vicini a tutte le famiglie italiane colpite e al popolo di Israele, la cui libertà è la nostra libertà”.

Maurizio Gasparri

I senatori del Pd si stringono intorno alla famiglia di Parini. Boccia: “Stop a terrorismo”

Le senatrici e i senatori del Pd si stringono intorno alla famiglia di Parini. Con un messaggio Francesco Boccia, presidenti dei senatori dem, sottolinea “la mia vicinanza personale e quella delle senatrici e dei senatori del Pd alla famiglia di Alessandro Parini, vittima di un attentato che condanniamo con tutte le nostre forze. Ci auguriamo sia fatta verità al più presto su quanto avvenuto. L’integralismo e il terrorismo non saranno mai la soluzione per territori che continuano a soffrire da troppo tempo”, ha detto.

Picerno e Valditara

La vicepresidente all’Europarlamento Pina Picerno ha invece ribadito come sia importante la lotta al terrorismo dopo l’episodio di ieri. “Profondo cordoglio per la morte di Alessandro Parini e vicinanza alle altre vittime dell’attentato terroristico sul lungomare di Tel Aviv. Un atto vile e ignobile, che mostra come il contrasto al terrorismo, che colpisce con furia cieca gli innocenti, sia una priorità assoluta“. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha invece pubblicato un tweet dove descrive l’attentato come vile.

Cohen e Tajani

Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ha parlato con Antonio Tajani esprimendo il suo cordoglio per la morte di Alessandro Parini, come riferito in una nota. Il ministro italiano ha ribadito la vicinanza ad Israele in questo momento difficile.

“Israele e Italia uniti contro il terrorismo che ci minaccia tutti. Nel colloquio con il ministro degli Esteri italiano ho espresso il mio cordoglio a nome del governo e del popolo di Israele”

Eli Cohen

Cambia la protesta a Tel Aviv

Non si fermano le proteste in Israele contro il progetto di riforma della giustizia nonostante gli attacchi degli ultimi giorni e il lancio di missili da Gaza e Libano. Gli organizzatori però hanno detto che non ci sarà la tradizionale marcia che si tiene il sabato sera ma la protesta principale in Kaplan Road a Tel Aviv “andrà avanti con un programma speciale, condividendo il dolore delle famiglie delle vittime e offrendo sostegno ai servizi di sicurezza e ai residenti nelle aree di conflitto“.