Il collage è una tecnica creativa che stimola lo sviluppo motorio e mentale, specialmente nei bambini. L’uso di questa tecnica, detta anche papiers collés, risale agli inizi del Novecento. Nasce da due grandi correnti artistiche: il Cubismo e il Futurismo. Consiste nell’incollare a uno sfondo frammenti di carta colorata, ritagli di giornale o di immagini fotografiche, a secondo l’effetto estetico che si vuole ottenere.

Tra i grandi maestri che crearono i collage ci sono, Henri Matisse, il quale utilizzava fogli dipinti da lui con uno strato unico di tempera, steso con un pennello piatto; Max Ernst e Mimmo Rotella, con i suoi celebri collage,dove venivano strappati dei manifesti sotto i quali compaiono frammenti di altri manifesti.

Il collage nelle scuole

Dal punto di vista pedagogico il collage è un’attività che viene svolta pochissimo nelle scuole, ma che porta tantissima vantaggi nello sviluppo, motorio e mentale, dei bambini. Questo avviene solo se lo si svolge fin dalla prima infanzia. Permette di manipolare la carta e che quindi si ritaglia, si strappa etc…, quindi questo crea un esercizio motorio che migliora l’utilizzo degli arti; La concentrazione nell’attaccare i pezzetti di carta permette di tenere in allenamento il muscolo più importante del nostro corpo, ovvero il cervello. Questo perché concentrandosi su un’attività piena di precisione il cervello usa una sostanza, ovvero l’acido folico, che aiuta la concentrazione e la memorizzazione di quello che si sta eseguendo.

Perché è bello il Collage? 

Il collage oltre che a stimolare lo sviluppo motorio e mentale, come abbiamo visto in precedenza, è una fonte artistica che cambia a secondo dell’osservatore. Questa osservazione ci fa capire che il collage è bello proprio perché cambia a seconda da chi lo sta guardando e che non c’è una tecnica precisa per crearlo, perché il collage è la tecnica che viene utilizzata. 

Ogni persona può creare un collage come più gli piace, non c’è un limite di pezzi da incollare, perchè  può essere che si incolli un solo pezzo di carta oppure centomila, questo non cambia che qualunque cosa si crei verrà sempre chiamato collage.

Asia Belfiore