Luiz Inácio Lula da Silva, Presidente del Brasile, ha in programma un viaggio in Cina la prossima settimana. Proprio come sta facendo l’Europa, che in questo momento vede Emmanuel Macron ed Ursula von der Leyen impegnati in una tre giorni nel paese di mezzo, anche il Brasile si sta muovendo per pressare la Cina verso un ruolo di mediazione nel conflitto. Questo il motivo della spedizione di Lula che è, riferiscono fonti brasiliane, intenzionato a far passare il messaggio a Xi Jinping:

Non siamo d’accordo – ha detto ai giornalisti – con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ma sono convinto che sia l’Ucraina che la Russia stiano aspettando che qualcuno dica: ‘Sediamoci e parliamo’.

La stampa brasiliana ribadisce il concetto e rilancia: i due governi, quello cinese e quello brasiliano, sono già in trattative per limare la dichiarazione congiunta che sostenga una soluzione “negoziata e pacifica” dalla guerra. Il testo verrà concepito senza riferimenti accusatori alla Russia e proporrà l’apertura di canali di dialogo con altri paesi.

Lula va in Cina per aprire un dialogo con Xi

Insomma, la spedizione in Cina di Lula ha un chiaro intento dialogico: secondo dichiarazioni raccolte dall’agenzia di stampa statale, Agencia Brasil, Lula vuole sedersi a parlare con il presidente cinese per l’importanza economica (Dal 2009 la Cina è il principale partner commerciale del Brasile e nel 2022, secondo Apex, il flusso commerciale ha raggiunto i 150,5 miliardi di dollari e un surplus per il Paese sudamericano di 29 miliardi di dollari) ma anche quella militare e politica del paese asiatico e dei suoi rapporti con la Russia. Poi aggiunge che:

Anche la divergenza della Cina con gli Stati Uniti offre alla Cina uno straordinario potenziale di dialogo

La creazione di un gruppo di contatto

Il fine ultimo di Lula è presentare, nelle mani di Xi, una proposta di creazione di un gruppo di contatto. Questo perché sia Cina che Brasile – ha detto – hanno un peso. E non posso restare a guardare. Lula vuole convincerlo ad aprire un dialogo ampio: con Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky e con Joe Biden:

cercando di trovare un gruppo di persone che non siano soddisfatte della guerra, perché non è necessario fare una guerra.


Con il presidente del Brasile ci sarà un ricco entourage. È già tutto pronto. Anche perché questo volo doveva esserci già a marzo ma poi, Lula, si è ammalato ed è guarito solamente di recente da una forte polmonite. Un altro commento che troviamo sulle agenzie di stampa del Brasile:

Voglio che i cinesi capiscano che il loro investimento qui sarà meravigliosamente benvenuto, ma non per acquistare le nostre società, ma per costruire nuove cose di cui abbiamo bisogno. Non sta vendendo le risorse che abbiamo, sta costruendo nuove risorse.

Lo scetticismo ucraino

L’Ucraina continua a raccogliere con scetticismo le proposte del presidente del Brasile Lula. Non ultima, quella di rinunciare alla Crimea come proposta per porre fine al conflitto. Ma l’Ucraina non è disposta a trattare quelli che ritiene i suoi territori. Oleg Nikolenko, Ministro degli Esteri ucraino, commenta sui social:

L’Ucraina apprezza gli sforzi del presidente del Brasile per trovare una soluzione per porre fine all’aggressione russa. Qualsiasi sforzo di mediazione per riportare la pace in Ucraina deve basarsi sul rispetto della sovranità e sul pieno recupero dell’integrità territoriale dell’Ucraina, seguendo i principi della Carta delle Nazioni Unite