Selvaggia Lucarelli Unicusano, un attacco che non ha motivo d’essere e d’esistere da parte della famosa opinionista. Non si capisce perché da un po’ di tempo a questa parte uno degli sport preferiti di qualche opinion-maker di livello nazionale è parlare a sproposito dell’Università Niccolò Cusano e portarla come esempio negativo, quando i numeri, classifiche e tabelle dell’Anvur (l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca è un ente pubblico vigilato dal MUR Ministero dell’Università e Ricerca) dicono l’esatto contrario.
Eppure, si va avanti come se niente fosse, come se i 30.000 ragazzi che studiano, frequentano (si c’è anche questa possibilità ndr) l’università Niccolò Cusano e lavorano sodo siano in realtà in una specie di Paese dei Balocchi perché tanto qui la laurea la regalano. Un titolo comodo di secondo piano preso comodamente sul divano. La diceria, quasi fosse un’assioma perfetto, è questo.
L’ultima ad essere entrata a piedi uniti sull’Unicusano, chissà poi perché, è l’opinionista Selvaggia Lucarelli che su twitter, per denigrare e mettere in cattiva luce il Ministro Francesco Lollobrigida per via della famosa frase di “andare a lavorare nei campi è dignitoso, meglio che stare sul divano”, ha messo in cattiva luce anche e soprattutto l’Università, dove Lollobrigida si è laureato, mostrando nell’occasione pressappochismo e parecchia superficialità, anche perché, poi, se si fosse documentata un pochino, avrebbe saputo che il ministro in questione ha anche frequentato, ma questo è un altro discorso.
Nessuno qui vuole puntare il dito nei confronti di Selvaggia Lucarelli, solo farle capire che se fa riferimenti di quel tipo a Unicusano come quello su Lollobrigida “Non è laureato” “Cioè è laureato, ma a Unicusano” (tweet poi leggermente corretto nella giornata di ieri, piccoli segnali di pentimento perché la scivolata sulla buccia di banana ha fatto male? ndr), è una caduta di stile, una mancanza di rispetto per l‘Università stessa, per i ragazzi che stanno studiando e un segnale d’incredibile approssimazione, come quelli che danno informazioni ma restano in superficie, senza andare a scavare e a vedere con i propri occhi se quello che hanno sentito o letto corrisponda al vero, prima di lasciare la penna o il tweet che sia e sparare sciocchezze, così tanto per farlo perché tanto così è. No, invece, così proprio non è e quel tweet corretto da un giorno all’altro dalla stessa Selvaggia, forse è il segnale di una piccola ma significativa retromarcia che nasconde qualcosa di marcio.
Selvaggia Lucarelli Unicusano. Professor Gino Bella: “Parole ignoranti che hanno dato fastidio”
Tanti professori e tanti studenti non hanno preso bene quel testo di Selvaggia Lucarelli, anche perché si tratta dell’ennesimo attacco sterile e puerile nei confronti di un Ateneo che lavora ed è all’avanguardia nell’ingegneria industriale e nella Terza missione. A voler intervenire è il professore ordinario, Preside e coordinatore della facoltà di ingegneria industriale Gino Bella che, prima di arrivare a Unicusano è stato per anni a Tor Vergata, ebben si è quasi stupito che “una persona così intelligente come la Lucarelli possa aver scritto una simile amenità su Unicusano”.
“Ma questo da parte sua“, sottolinea ancora il professore denota “un’ignoranza, nel senso stretto della lingua italiana che ignora la materia ed è un peccato perché così si fa del male a dei ragazzi, a dei professori e ad una Università che è un fiore all’occhiello, soprattutto per quel che riguarda facoltà che dirigo“
Già perché secondo l’ente pubblico e governativo Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca vigilato dal MUR, l’Unicusano è “la prima in Italia per la ricerca ingegneria industriale”, per questo “spero che venga qui da noi così le spiego cosa è l’Università Unicusano e cosa rappresenta nell’ambito della ricerca dell’ingegneria industriale”.
“Il ministero con la sua agenzia Anvur fa ogni tre-quattro anni una sorta di classifica sui prodotti della ricerca scientifica, ossia sugli articoli. Siamo nati da dieci anni, sulla prima siamo arrivati sesti in Italia, sulla seconda fatta l’anno scorso, siamo arrivati primi“, spiega il professor Bella. “Tutti gli articoli fatti dai ricercatori hanno una rilevanza a livello internazionale anche – spiega il professor Bella -, le altre università telematiche sono tutte alle fine della classifica, ma questo non per fare il presuntuoso, solo che per far capire a questa persona che ha citato in quel modo l’Unicusano non sa nulla e parla di cose che non conosce. Le Università telematiche facili? E’ una credenza popolare, ma è una percezione che anche nel mondo accademico è cambiata e sta cambiando. Qui ci sono persone serie, è un’università all’avanguardia. Non scherziamo per favore, altro che divano“.
Nel nostro piccolo abbiamo anche provato un umile tentativo di metterci in contatto con Selvaggia Lucarelli per darle la possibilità di spiegare cosa volesse dire, ma non ha risposto né alle telefonate, né tanto meno al messaggio whatsapp che le abbiamo inviato. Magari la prossima volta saremo più fortunati, anche perché, come dice spesso il presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Università Niccolò Cusano Stefano Bandecchi, la porta dell’Università è e resterà sempre aperta per un dialogo e un confronto, ovviamente quando dall’altra parte c’è la stessa voglia e umiltà di mettersi in discussione.
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