Silvio Berlusconi e un suo possibile erede politico sono argomento di dibattito da anni e, adesso, Vittorio Sgarbi, da sempre vicino all’ex presidente del Consiglio, individua in Matteo Renzi un possibile successore del leader di Forza Italia.
Berlusconi, il suo erede potrebbe essere Matteo Renzi secondo Vittorio Sgarbi: “Ma è antipatico al popolo”
Silvio Berlusconi potrà mai avere un erede politico?
Sono stati in molti a sollevare questa domanda nel corso degli anni, quando il leader di Forza Italia mostrava segni di cedimento politici o personali. L’interrogativo torna, adesso, a causa delle condizioni di salute di Berlusconi, finendo anche con lo scatenare polemiche, come quella dovuta alle parole pronunciate da Carlo Calenda.
Vittorio Sgarbi, sottosegretario al Ministero della Cultura e da sempre uno degli uomini più vicini all’ex presidente del Consiglio, ha detto la sua sulla questione e, intervistato da da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1, indica anche il nome di chi potrebbe essere il suo successore: Matteo Renzi. Sebbene ci siano degli ‘ostacoli caratteriali’ da superare…
“Non c’è un erede politico ma certamente uno che ha l’intelligenza e le caratteristiche per fare una parte del genere è Matteo Renzi, solo che lui sconta un’antipatia popolare, però è molto sveglio ed intelligente“.
Sgarbi e il ritorno di Berlusconi dopo la malattia: “Vorrebbe fare un Partito Repubblicano”
Sgarbi ha dichiarato di aver visto per l’ultima volta Silvio Berlusconi prima del ricovero, avvenuto lo scorso 5 aprile. Il sottosegretario ha parlato con lui del suo futuro, politico e personale, e del ruolo che la malattia avrà nel definirlo.
“Dieci giorni fa m’ha detto che vorrebbe fare un partito Repubblicano ma ha aggiunto: ‘a 90 anni non potrò certo candidarmi io’. Questa cosa, la malattia la indica come un passaggio inevitabile, ora io credo che lui debba occuparsi di se stesso”.
Infine, Sgarbi fa una previsione: Berlusconi si occuperà più della famiglia e meno della politica una volta passato questo momento difficile.
“Ora comincia un passaggio storico: Berlusconi si occuperà più della famiglia che dalla politica. Non ne uscirà un Berlusconi politico ma un Berlusconi uomo, lui ha una profonda antipatia per la politica, la sua categoria preferita è l’amicizia”.