Dopo il provvedimento dovuto alle preghiere fatte insieme agli alunni a scuola, arriva il ricorso della maestra sospesa ad Oristano. Marisa Francescangeli è stata sospesa dalla fine di marzo fino al 16 aprile. Il motivo è proprio la scelta di aver fatto recitare l’Ave Maria e il Padre Nostro ai bambini della sua classe. Insieme a loro ha inoltre realizzato un rosario, in prossimità del Natale e delle relative festività.

Maestra sospesa ad Oristano, le parole dei legali dell’insegnante

I legali che si occupano della vicenda in difesa della donna, per conto della Federazione Uil Scuola Rua regionale e nazionale, stanno ultimando il ricorso e sarà il Tribunale di Oristano a doversi esprimere sulla vicenda di Marisa Francescangeli. L’insegnante lavora presso la scuola primaria di San Vero Milis ed è stata sospesa per 20 giorni e il suo stipendio ridotto a causa delle preghiere recitati con i bambini. A seguire le parole dei suoi avvocati Elisabetta Mameli e Domenico Naso:

“Compatibilmente con le festività pasquali, sarà depositato la prossima settimana. Riteniamo il procedimento disciplinare avviato dall’Usp di Oristano, in base alla descrizione dei fatti, non congruo. E per queste contestiamo l’azione disciplinare, che è molto articolata, ma racchiude i fatti limitatamente alle preghiere e al rosario”. “Non ci risultano altre contestazioni”, oltre a quelle uscite sulla stampa”.

Stando sempre alle parole dei legali la loro assistita prima d’ora non ha mai avuto problemi di nessun genere, durante tutta la sua carriera. Francescangeli si trova tuttavia attualmente protagonista di questa vicenda, accaduta nel del dicembre scorso. Il provvedimento a carico della docente di San Vero Milis stava sostituendo una collega assente. Considerando il periodo e la vicinanza con il Natale ha deciso di realizzare insieme agli alunni un rosario a braccialetto e successivamente di aver recitato insieme a loro due preghiere: il Padre nostro e l’Ave Maria.

L’origine del caso e chi se ne occuperà

A lamentarsi di ciò sono state due mamme e lo hanno fatto con il dirigente scolastico Alessandro Cortese. Da qui è seguita la convocazione con il Preside e poi un colloquio alla presenza dei genitori. Francescangeli ha affermato di essersi scusata pensando che non ci sarebbero state ulteriori conseguenze. Sono invece giunte il 2 marzo scorso attraverso la notifica di sospensione fino al prossimo 16 aprile e la decurtazione dello stipendio.

Su sollecito del presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera dei deputati Ugo Cappellacci e dal deputato di Fratelli d’Italia Francesco Mura è stato chiamato ad intervenire sul caso anche il Ministro della Pubblica Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.