Gli ultracentenari in Italia nel 2022 raggiunge il numero record di 22mila unità, oltre 2mila in più rispetto all’anno precedente. Il numero delle persone con più di 100 anni raggiunge il livello storico più alto. Lo rileva l’Istat nel suo ultimo report sugli indicatori demografici.
Gli ultracentenari in Italia nel 2022 raggiunge il numero record di 22mila unità. Lo rivela l’Istat
Nel corso degli ultimi venti anni il numero di ultracentenari è triplicato. È stato definitivamente superato il periodo che va dal 2015 al 2019. Scrive lIstat:
“Quando si è assistito a un temporaneo declino degli ultracentenari per via del graduale ingresso in tale contingente dei nati tra lo scoppio del primo conflitto mondiale e la pandemia da influenza spagnola, ovvero di soggetti non solo meno numerosi in origine, ma anche sottoposti a regimi di mortalità più rilevanti nel corso della successiva esistenza”.
Istat, un italiano su 4 ha almeno 65 anni
Un italiano su quattro ha almeno 65 anni secondo l’ultimo report Istat sugli indicatori demografici. Il rapporto dell’Istat mette in evidenza i dati preoccupanti sulla nostra società dal punto di vista dell’età:
“Nonostante l’elevato numero di decessi avvenuto in questi ultimi tre anni, oltre due milioni e 150mila, di cui il 90% riguardante persone con più di 65 anni, il processo di invecchiamento della popolazione è proseguito, portando l’età media della popolazione da 45,7 a 46,4 anni tra l’inizio del 2020 e l’inizio del 2023. Dunque, in questo periodo la popolazione residente è mediamente invecchiata almeno di ulteriori otto mesi. La popolazione ultrasessantacinquenne, che nell’insieme raccoglie 14 milioni 177mila individui a inizio 2023, costituisce il 24,1% della popolazione totale contro il 23,8% dell’anno precedente”.
Si calcola un incremento degli ultraottantenni che li porta a 4 milioni 530mila e a rappresentare il 7,7% della popolazione totale, contro il 7,6% dell’anno precedente. Di contro diminuiscono tanto gli le persona in età attiva quanto i più giovani: i 15-64enni scendono da 37 milioni 489mila (63,5%) a 37 milioni 339mila (63,4%), mentre i ragazzi fino a 14 anni di età scendono da 7 milioni 490mila (12,7%) a 7 milioni 334mila (12,5%).