Male la natalità, l‘Italia fa sempre meno figli. Mai così pochi dalla nascita dello stato italiano. L’Istat certifica il trend negativo che ormai va avanti da diversi anni: nel 2022 sono stati fatti meno di 400mila bambini. Praticamente meno di 7 figli ogni 1.000 abitanti.

Desta preoccupazione l’ultima fotografia dell’Istat sulla natalità italiana. Il 2022 si è configurato come l’anno nero per le nascite: sono infatti nati solo 393mila bambini. Dal 2008, ultimo anno in cui si registrò un aumento, l’Italia è entrata in un tunnel negativo che ha registrato un calo di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrati dal 2019 in avanti. Secondo le indagini dell’Istituto sono meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1.000 abitanti.

Natalità, perché l’Italia fa meno figli

Secondo l’Istat il calo non è dovuto alla rinuncia delle coppie ad avere figli, bensì all’invecchiamento della popolazione femminile. “Tra le cause – dice l’Istituto di statistica – pesano molto tanto il calo dimensionale quanto il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive, cioè dai 15 ai 49 anni”.

“Se nel 2022 si fosse procreato con la stessa intensità e lo stesso calendario del 2019, il calo dei nati sarebbe stato pari a circa 22mila unità, totalmente attribuibile, pertanto, alla riduzione e all’invecchiamento della popolazione femminile in età feconda“, è il ragionamento che fa l’Istat, spiegando che le 5mila nascite in meno, risulterebbero causate “dalla reale diminuzione dei livelli riproduttivi”.

Ma l’Italia si configura anche come un paese a macchie, dove alcune Regioni hanno una natalità maggiore rispetto ad altre. È il caso del Trentino Alto Adige che si piazza al primo posto nella classifica delle Regione con a 1,51 figli per donna, mentre la Sardegna si posizione all’ultimo posto con solo lo 0,95 figli per donna.

Non c’è però un divario di fecondità tra Nord e Sud, mentre il Centro Italia – in sostanza – va peggio. “La diminuzione del numero medio di figli per donna riguarda sia il Nord sia il Centro Italia, dove si registrano valori rispettivamente pari a 1,26 e 1,16, nel Mezzogiorno, invece, si registra un lieve aumento, con il numero medio di figli per donna che si attesta a 1,26″.

La popolazione continua a invecchiare

Se da una parte diminuiscono le nascite, dall’altra continua ad aumentare l’invecchiamento della popolazione. Una persona su quattro ha infatti almeno 65 anni. La popolazione ultrasessantacinquenne, che nell’insieme raccoglie 14 milioni 177mila individui a inizio 2023, si attesta al 24,1% contro il 23,8% del 2022. La speranza di vita si attesta a 82,6 anni: 80,5 per gli uomini e in 84,8 per le donne.