Ultimi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina, dove si è giunti al giorno 408 del conflitto: documenti top secret degli Usa e della Nato sarebbero trapelati sui social, tanto da spingere il Pentagono ad avviare un’indagine.

Secondo il New York Times, i documenti sarebbero relativi a piani per rafforzare l’esercito ucraino nell’ottica di una possibile offensiva contro la Russia. Le immagini sono state pubblicate durante questa settimana sui social. Il quotidiano statunitense cita fonti dell’amministrazione americana.

Il quartier generale del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti ha aperto un’indagine sulla fuga di notizie su Twitter e Telegram. Proprio quest’ultima piattaforma, che vanta oltre mezzo miliardo di utenti, è disponibile e particolarmente attiva in Russia. Secondo le fonti, alcune parti dei documenti top secret pubblicati in relazione alla guerra in Ucraina sarebbero state alterate rispetto agli originali.

Guerra in Ucraina, il Cremlino esclude mediazione cinese: “Non c’è prospettiva di una situazione politica”

No dal Cremlino ad una possibile mediazione della Cina nell’ottica di un cessate le armi in Ucraina. Lo ha confermato il portavoce Dmitry Peskov a colloquio con i giornalisti. Peskov ha escluso questa eventualità, paventata soprattutto dopo il trilaterale tra Macron, von der Leyen e Xi. Il portavoce ha ribadito come per Mosca non ci sia altra scelta se non continuare la cosiddetta operazione militare speciale.

Naturalmente la Cina ha un grande ed efficace potenziale quando si tratta dei suoi servizi di mediazione. Ma la situazione con l’Ucraina è complessa, non c’è prospettiva di una soluzione politica. Per il momento, non abbiamo altra soluzione che continuare l’operazione militare speciale.

Proprio l’Ucraina, fresca di adesione alla Nato, è al centro di un dibattito tra i ministri degli Esteri dell’Organizzazione a Bruxelles. Stati Uniti, Germania e Ungheria si sono opposti all’eventualità che a Kiev sia offerta una ‘road map’ per l’adesione all’Alleanza già al prossimo vertice di Vilnius, in programma l’11 e 12 luglio. Lo riporta il Financial Times.

Il riferimento è ad un numero crescente di Paesi membri, tra cui Polonia e Baltici, che sostengono l’idea di offrire all’Ucraina una “tabella di marcia” per l’adesione, che “rafforzerebbe” le relazioni tra l’Alleanza e Kiev. Gli oppositori parlano invece di “diverse settimane di difficili negoziati” per “creare un risultato politico”: una strada “ancora molto rocciosa”.

La situazione in Ucraina: respinti 40 attacchi delle forze russe nel Donetsk

Intanto, sul fronte della guerra, si fanno sempre più intensi gli attacchi delle forze russe. L’esercito ucraino ha respinto ieri oltre 40 raid dell’esercito di Mosca. La Russia continua a concentrare la propria offensiva nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka, ad est della regione di Donetsk. Lo scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano.

Il rapporto parla di 5 missili, 18 raid aerei e 53 razzi con sistemi a lancio multiplo contro le posizioni delle truppe ucraine e le infrastrutture civili. L’aviazione ucraina ha risposto con 6 attacchi contro basi russe: 3 droni nemici sono andati distrutti, oltre ad altrettante bombe aeree guidate. Unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito, tra gli altri obiettivi, due depositi di carburante e una stazione per la guerra elettronica.