Social bonus: a partire dall’anno in corso è possibile inserire all’interno del modello 730 la volontà di fruire del credito d’imposta spettante nel caso in cui durante il corso del 2022 siano state effettuate delle donazioni nei confronti degli enti del terzo settore.

Le erogazioni liberali in denaro che vengono effettuate in favore degli enti del terzo settore (c.d. Social bonus) è stato istituito nell’ormai lontano 2017, ma ci sono voluti alcuni anni per vedere attiva la possibilità per i contribuenti di richiedere un credito d’imposta per tali spese, e precisamente grazie alla pubblicazione del decreto ministeriale di febbraio 2022, che lo ha reso operativo a partire dalla presentazione della dichiarazione dei redditi 2023.

L’agevolazione fiscale, in particolare, spetta nel caso in cui il contribuente effettui delle erogazioni liberali che sono destinate ed utilizzate per sostenere il recupero delle seguenti categorie di beni assegnati agli enti del terzo settore, ovvero:

  • gli immobili pubblici inutilizzati; 
  • i beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata.

Per quanto riguarda i beneficiari del social bonus, hanno la possibilità di portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2023 le spese che sono state sostenute nel 2022 per le donazioni nei confronti degli enti del terzo settore i seguenti soggetti:

  • le persone fisiche, che potranno beneficiare di una detrazione d’imposta di ammontare pari al 65% della donazione effettuata, il cui importo dovrà essere spalmato in tre quote annuali a partire dalla dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stata effettuata l’erogazione, a patto che però il credito d’imposta stesso non abbia un importo superiore al 15% del reddito complessivo;
  • gli enti no profit / le società no profit, che potranno beneficiare di una detrazione d’imposta di ammontare pari al 50% della donazione effettuata, secondo le stesse regole che abbiamo appena specificato per quanto riguarda le erogazioni liberali che vengono effettuate da parte delle persone fisiche.

Social bonus: ecco come compilare la dichiarazione dei redditi 2023 per ottenere il credito d’imposta erogazioni liberali a sostegno degli enti del terzo settore

Il Social bonus deve essere indicato all’interno della “SEZIONE XIII – Altri crediti d’imposta” del “QUADRO G – Crediti d’imposta” del modello 730/2023 per poter portare in detrazione le spese che sono state sostenute durante il corso del 2022 per effettuare delle donazioni nei confronti degli enti del terzo settore.

Il credito d’imposta Social bonus, in particolare, deve essere inserito all’interno del Rigo G15, nel quale devono essere indicate tutte le agevolazioni fiscali che non hanno una specifica collocazione all’interno del modello 730.

Nello specifico, la compilazione della dichiarazione dei redditi 2023 deve essere effettuata nel seguente modo dal contribuente che ha effettuato delle erogazioni liberali in denaro in favore degli enti del terzo settore:

  • nella colonna 1 (codice) il contribuente persona fisica deve indicare il “codice 11 – credito d’imposta per Social bonus”, in modo da ottenere un’agevolazione fiscale in misura pari al 65% della spesa sostenuta per effettuate delle donazioni nei confronti degli enti del terzo settore, entro il limite massimo complessivo del 15% del reddito imponibile. Il credito d’imposta, in particolare, presenta le seguenti caratteristiche:
    • è ripartito in 3 quote annuali di pari importo;
    • può essere utilizzato in compensazione, attraverso l’indicazione di uno specifico codice tributo all’interno del modello F24;
    • può essere fruito dal contribuente a partire dalla dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stata effettuata l’erogazione liberale;
    • la quota annuale che non viene utilizzata dal contribuente potrà essere riportata all’interno delle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi, fino ad esaurimento del credito.
  • nella colonna 2 (Importo) il contribuente deve indicare, per l’appunto, l’importo delle donazioni effettuate nei confronti degli enti del terzo settore;
  • nella colonna 6 (di cui compensato in F24) il contribuente deve indicare il credito d’imposta utilizzato in compensazione nel modello F24 fino alla data di presentazione della dichiarazione.

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