Scuola assunzioni 2023 di 56mila docenti per settembre prossimo, tra insegnamento comune e posti sul sostegno. Il decreto Pa, approvato nella serata di ieri, 6 aprile, contiene novità anche per la scuola: prende forma, infatti, il maxi piano di reclutamento degli insegnanti in vista dell’anno scolastico 2023-2024. Delle 56mila assunzioni, 19mila dovrebbero riguardare gli insegnanti di sostegno. Un numero tra i più elevati rispetto ai precedenti reclutamenti nella scuola. Tempi stretti anche per il metodo di reclutamento che dovrebbe avvicinarsi a quello delineato dal decreto 73 del 2021. Le assunzioni del nuovo piano dovrebbero derogare le 70mila immissioni in ruolo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Per quest’ultimo contingente, in ogni modo, è previsto l’arrivo del concorso straordinario tra maggio e giugno prossimi per una fetta delle assunzioni Pnrr.

Scuola assunzioni 2023, 56mila nuovi docenti comuni e sostegno per settembre prossimo: chi sono?

Arriva un nuovo maxi piano di assunzioni di docenti nella scuola dall’approvazione del decreto Pa, avvenuta nella giornata di ieri, 6 aprile. Il ministero dell’Istruzione guidato da Giuseppe Valditara dovrebbe varare il reclutamento di 56mila docenti tra posti di insegnamento comune e sostegno. Il piano prevederebbe una procedura straordinaria dei precari della scuola. A essere ammessi saranno gli insegnanti che hanno partecipato a concorsi scolastici precedenti e i precari storici. Questi ultimi sono gli insegnanti inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps), nella prima fascia perché hanno già raggiunto i 36 mesi di servizio nella scuola. Chi supera le selezioni straordinarie firma un contratto a tempo determinato della durata di un anno (di prova), prima di entrare di ruolo.

Scuola assunzioni 2023, reclutamento, graduatorie e precari: la prova orale per entrare di ruolo

La prova per i docenti neo-assunti al termine dell’anno di prova consiste in un maxi orale nel quale l’aspirante docente di ruolo dovrà simulare una lezione che verrà valutata da una commissione esterna. Con il piano di reclutamento, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara tenterà di abbassare l’incidenza dei precari sulle cattedre scolastiche già dal prossimo anno, considerando che meno della metà dei posti autorizzati dal ministero dell’Economia annualmente viene coperta da docenti di ruolo. Fin qui le assunzioni extra-Pnrr, un piano di reclutamento che non andrebbe a incidere sulle 70mila assunzioni nella scuola che l’Italia è chiamata a raggiungere per centrare il target europeo.

Reclutamento docenti Pnrr 2023: concorso straordinario precari in arrivo a maggio

È atteso tra maggio e giugno anche il concorso dei precari per 20-25mila posti rientranti nei target del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Sul reclutamento del Recovery Fund è in corso una trattativa tra il ministero dell’Istruzione e la Commissione europea. In particolare, il ministero di Viale Trastevere avrebbe messo, tra le richieste, la possibilità di allungare la scadenza del target delle 70mila assunzioni di un anno rispetto al termine del 2024. Alla procedura straordinaria sarebbero ammessi – per l’anno scolastico 2023-2024 in attesa della quota del concorso ordinario del prossimo anno – i docenti con tre anni di servizio nella scuola oppure in possesso dei 24 crediti formativi universitari.

Mobilità insegnanti, dal 2024 torna il vincolo triennale

Intanto, altre novità arrivano per quanto concerne la mobilità dei docenti. Ancora per quest’anno varrebbe l’anno di permanenza nella sede di prima assegnazione, come specifica l’ordinanza del ministero dell’Istruzione di inizio marzo che ha dato il via alle operazioni di quest’anno. C’è tuttavia la questione dei docenti che hanno presentato domanda con riserva: alla fine dovrebbe essere accettata la loro domanda di trasferimento. Ma, dal prossimo anno, si dovrebbe tornare al vincolo triennale per tutti gli insegnanti, come obiettivo dettato dal target europeo di continuità didattica.