Choc in provincia di Latina dove un 36enne è stato arrestato per atti sessuali con minorenne. Gli agenti del Commissariato di Terracina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, su richiesta del sostituto procuratore Valerio De Luca.
Choc a Latina: abusi su un minorenne
La cronaca racconta come l’ordinanza è scaturita da una intensa attività investigativa che ha tratto origine dalla denuncia presentata dal genitore di una delle vittime che, all’epoca, non aveva nemmeno 14 anni. La bambina aveva confidato alla sua famiglia di aver subito delle violenze sessuali da uno dei ragazzi impegnati nell’attività parrocchiale come educatore. Frequentando i minori per più giorni alla settimana, e agendo quale persona a cui le minori erano affidate per ragioni di educazione, inviava e richiedeva alle stesse foto e filmati dall’esplicito contenuto sessuale, fino a creare le occasioni per rimanere solo con le predette vittime e in quelle occasioni abusare sessualmente di loro. Il prosieguo dell’attività investigativa ha infatti portato alla scoperta di un secondo caso di abusi a Latina. Un’altra ragazza, frequentante sia il Discepolato sia l’associazione di volontariato, e all’epoca dei fatti 16enne.
La replica della diocesi: “Era stato allontanato”
La diocesi di Latina, in un comunicato, ha tenuto a precisare di aver preso azioni nei confronti del 36enne:
“Con riferimento alla notizia diffusa oggi dalla Questura di Latina circa l’arresto di un uomo di 36 anni d’età, indagato per il reato di violenza sessuale a carico di due minori, con fatti avvenuti a Terracina dove questi svolgeva i servizi di animatore in una associazione di volontariato cittadina per la cura dei minori ma anche di educatore in una parrocchia locale, si rappresenta il dolore dell’intera comunità diocesana per quanto accaduto, ancor più per le giovani vittime e per le loro famiglie cui è assicurata la massima vicinanza” (…) “D’intesa con il Vescovo, il Parroco ha immediatamente allontanato l’indagato da ogni genere di attività in Parrocchia. Da parte sua, sempre durante l’incontro, il vescovo Crociata ha raccolto il dolore della famiglia per questa dolorosa esperienza da affrontare, ha comunque invitato i genitori a presentare una denuncia alle forze dell’ordine, ha messo a disposizione della famiglia le strutture diocesane del Consultorio familiare e del Servizio per la Tutela dei Minori, con i loro specialisti. La Chiesa pontina continua a stare al fianco delle vittime e delle loro famiglie nelle forme che saranno ritenute più utili”.