Antonio Panzeri, per il caso Qatargate, riesce ad ottenere gli arresti domiciliari, lasciando così il carcere.

Qatargate, Panzeri ai domiciliari

Come confermato dai media in Belgio, l’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri, uno dei nomi più noti nel Qatargate, ha visto accolta la richiesta di arresti domiciliari. A deciderlo, la camera di consiglio a Bruxelles, che ha disposto il braccialetto elettronico. A comunicarlo al portale di informazione RTBF è stato direttamente il suo avvocato, Laurent Kennes in una intervista che ha toccato diversi punti, compresa la scelta di collaborare e le dichiarazioni rese dall’assistito ai giudici che indagano sul traffico di denaro e ingerenze. Nelle prossime ore o giorni dovrebbe essere scarcerato, dopo quasi 4 mesi trascorsi in custodia cautelare nel carcere di Saint-Gilles. Le accuse a carico di Panzeri, ritenuto di essere a capo di un’organizzazione criminale, sono di corruzione e riciclaggio di denaro.

La scelta vista la sua collaborazione

Lo scorso gennaio, nell’ambito dell’inchiesta sul giro di mazzette intorno a parlamentari, ex parlamentari e funzionari dell’Unione Europea, Panzeri aveva deciso di iniziare a collaborare con la giustizia belga per accedere anche a sconti e commutazioni delle pene. L’inchiesta vede coinvolti anche l’eurodeputato italo-belga Marc Tarabella e la ex vicepresidente dell’Eurocamera, la greca Eva Kailli.