Nicolò Passalacqua, il 23enne accusato del tentato omicidio di Davide Ferrerio, si è presentato oggi in aula per essere processato con il rito abbreviato. Sgomento nel racconto di Passalacqua dell’aggressione.

Crotone processo rito abbreviato per Passalacqua

Nicolò Passalacqua va a processo con il rito abbreviato. Il 23enne di Colleferro ha aggredito Davide Ferrerio, un giovane di Bologna, l’11 agosto dello scorso anno a Crotone. Il legale di Passalacqua- Fabrizio Gallo- al termine dell’udienza preliminare celebrata questa mattina ha riportato il racconto di Nicolò in aula. L’aggressore avrebbe detto che quando ha colpito il ragazzo bolognese era un po’ impaurito ma poi ha visto che Martina-la ragazzina all’epoca minorenne della quale era innamorato-e la madre Anna Perugino erano spaventate e “sono andati insieme a mangiare dei cornetti. Lui le ha accompagnate e poi è andato a pescare come se nulla fosse accaduto”. I legali Gallo e Bordone in udienza hanno sollecitato per Passalacqua il massimo della pena. Ferrerio è in coma dal pestaggio.

Le risposte di Passalacqua

Ma non finisce qui: Passalacqua ha risposto anche ad altre domande del pubblico ministero. L‘aggressore ritiene di essere anche lui una vittima di questa vicenda, affermando di essere stato raggirato dalle due donne, madre e figlia, colpevoli di averlo istigato a commettere le violenze dell’11 agosto. Viene fatto poi il nome del 31enne Alessando Curto, colpevole di fare la corte alla ragazzina attraverso i social che poi ha indirizzato le accuse su Ferrerio. Curto, le due donne e il compagno della Perugino sono oggi imputati di concorso anomalo in tentato omicidio. Infine Passalacqua nega l’utilizzo di un tirapugni per aggredire Ferrerio, “Non è mai esistito alcun tirapugni come si evince chiaramente anche dal filmato delle telecamere di sorveglianza che alla prossima udienza chiederemo di visionare in aula” ha detto il suo difensore Salvatore Iannone. Il 23enne colleferrino non aveva intenzione di uccidere Davide. Il ragazzo ha ammesso in tribunale: “altrimenti avrei infierito sul suo corpo, invece gli ho dato un pugno e una ginocchiata. Ho picchiato perché ero nervoso”. ha dichiarato al pubblico ministero che lo interrogava

A che punto è il processo

All’udienza preliminare iniziata oggi davanti al giudice Cordasco con il rito abbreviato il pm Pasquale Festa avrebbe dovuto tenere la sua requisitoria e quantificare la pena da infliggere a Passalacqua. Il lungo interrogatorio dell’imputato ha occupato tutta l’udienza. Quindi il pm ha rinviato la requisitoria all’udienza del prossimo 21 aprile quando è prevista anche la sentenza.