Che l’Argentina non fosse la pista preferita di Francesco Bagnaia si sapeva da un po’: mai un podio in 8 Gran Premi disputati a Termas de Rio Hondo. Così il sesto posto nella Sprint e la caduta di domenica a otto giri dalla bandiera a scacchi hanno fatto perdere la testa della corsa a Pecco, con la gara che è andata nelle mani di Marco Bezzecchi.

Nonostante il passo falso non si può negare che Pecco e la Ducati siano un simbolo della MotoGP moderna e che il motociclista piemontese sia l’uomo da battere in questo 2023. Ma soprattutto i Social sono crudeli con l’italiano, con l’accusa principale che gli viene rivolta che è quella di vincere solo grazie alla moto, frase che non trova riscontro nella realtà visto che la passata stagione su otto Ducati solo due sono riuscite a vincere un

Un’affermazione che non trova reale corrispondenza nei dati, visto che lo scorso anno su otto Ducati solo due sono riuscite a vincere una corsa oltre a Francesco (Bastianini tre gare e Miller una), mentre il solo Bagnaia ne ha vinte 7.

D’altra parte Bagnaia è sempre stato molto critico verso sé stesso oltre che consapevole delle sue potenzialità.

Sinceramente è una caduta che non riesco a spiegarmi. Sono molto arrabbiato con me stesso, perché pensavo di aver più chiaro il quadro della situazione, ma evidentemente non era così. Non c’è altro da fare che rimboccarsi le maniche e lavorare

La risposta di Bagnaia ai detrattori

Credo che sia naturale non piacere a tutti. Va così. Quando Valentino vinceva con la Honda, tutti dicevano che vinceva solo perché guidava una Honda. E anche a Marc Marquez dicevano la stessa cosa. Quindi è sempre così. Il 90% delle persone è felice per te, ma c’è un 10% che parla male di te. Quando leggi commenti o ascolti podcast dove parlano male di te, ti senti peggio, è chiaro. Ma la cosa più importante è vincere. Nella storia resta l’albo d’oro e non le parole che vengono dette. Questo è quel che conta