L'”obiettivo” delle truppe di Mosca è “spingere” i soldati ucraini “a una distanza tale che non possano provocare nessun danno”: lo ha dichiarato Vladimir Putin nel suo discorso di oggi, giovedì 6 aprile. Il capo del Cremlino ha parlato a margine del suo incontro con Denis Pushilin, leader dei separatisti filorussi di Donetsk.
Putin, citato dall’agenzia Tass, ha chiesto anche alle forze alleate della Russia di “assicurare che non ci siano più bombardamenti” nel Donbass, regione nel sud-est dell’Ucraina ancora parzialmente occupata dai militari russi.
Il presidente russo ha ricevuto le rassicurazioni che cercava dal governatore ad interim della repubblica popolare di Donetsk, che ha assicurato come il numero degli attacchi sia stato pressoché dimezzato negli ultimi tempi. Questo grazie al sistema di difesa aerea della repubblica, che è stato rafforzato permettendo di sventare diversi bombardamenti.
Discorso Putin oggi, sventato ingresso in Russia di un gruppo di sabotatori ucraini
Un gruppo di una ventina di sabotatori ucraini avrebbe cercato di fare irruzione in Russia. L’episodio si è verificato nella regione di Bryansk, dove le guardie di frontiera hanno sventato il tentativo ucraino con un conflitto a fuoco. Lo ha rivelato il governatore della regione Alexander Bogomaz, sul suo canale Telegram, citato da Ria Novosti.
Lo scontro a fuoco si è verificato vicino al villaggio di Sluchovsk, nel distretto di Pogarsky. Ad avere la meglio, secondo Bogomaz, è stato l’esercito russo con l’aiuto delle guardie di frontiera.
L’ “operazione militare speciale”, come la chiamano i russi, non accenna a fermarsi. Dmitry Peskov sottolinea come “per ora non abbiamo altra strada se non quella di continuare”. Il portavoce del Cremlino è tornato sull’argomento in conferenza stampa, in una risposta indiretta agli sforzi di Emmanuel Macron. Il presidente francese, infatti, è a colloquio con Xi Jinping per cercare di fare fronte comune sulla delicata situazione internazionale. Con loro anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
La situazione in Ucraina è difficile per ora e non mostra alcun potenziale per una soluzione pacifica, considerando la posizione ufficiale e non ufficiale di Kiev.
La situazione a Bakhmut: bombardamenti russi in città, due civili uccisi
Ci sono alcune novità sul fronte di Bakhmut, nell’Ucraina orientale, parzialmente occupata dalle truppe russe. I bombardamenti di Mosca sono proseguiti anche durante la giornata di oggi. Il bilancio provvisorio è di due civili uccisi, mentre altrettanti cittadini sono rimasti feriti nelle ultime ore per via delle bombe. Lo ha reso noto su Telegram il governatore ucraino della regione di Donetsk, considerata l’attuale epicentro del conflitto russo-ucraino, Pavlo Kyrylenko.
Kyrylenko ha specificato che gli ordigni hanno danneggiato “un asilo, due case e tre condomini”. Inoltre, l’alto funzionario ha aggiunto che “c’è stato un massiccio bombardamento a Zvanivka, in direzione di Lysychansk, dove sono stati danneggiati una scuola, un centro culturale, un negozio e più di 20 case”.
A proposito di Bakhmut è intervenuto il capo della milizia privata russa Wagner, Yevgeny Prigozhin, sottolineando che “il nemico non va da nessuna parte”. Le forze ucraine, dunque, confermano la loro intenzione di non lasciare per nessun motivo la città, teatro della battaglia più lunga e sanguinosa della guerra.