L’INPS ha ufficializzato la presenza di nuovi importi sulle pensioni minime. Finalmente i pensionati potranno ricevere l’incremento sul trattamento economico previdenziale, se spettante. L’Ente nazionale della previdenza sociale ha reso pubblica la circolare contenente le istruzioni operative circa l’aumento delle minime fino a 600 euro mensili. I nuovi importi potrebbero arrivare già a maggio 2023 o, almeno, le migliori proiezioni collocano l’aumento nel cedolino di maggio.

In particolare, il riferimento cade sulla circolare n. 35 pubblicata il 3 aprile 2023, in cui verrebbero chiarite le modalità operative circa l’applicazione dell’aumento sulle pensioni minime così come disposto dalla Manovra 2023.

Finalmente, è stato riconosciuto la somma aggiuntiva al trattamento, nonostante l’evidente ritardo, considerando che la norma doveva essere applicata dal 1° gennaio 2023. L’Ente nazionale comunicando la presenza dell’applicazione della disposizione normativa, lancia difatti il meccanismo di attribuzione dell’incremento sui trattamenti minimi (se spettante).

Alla luce di questo annuncio le pensioni minime dovrebbe essere oggetto di un aumento fino a 600 euro più gli arretrati riferiti al 2023.

A questo riguardo, va però, spiegata la presenza di due elementi fortemente diversi tra loro, quali: il primo colloca l‘aumento sulle pensioni minime sui trattamenti previdenziali, mentre l’altro investe gli over 75.

Pensioni minime: nuovi importi INPS

L’Ente nazionale della previdenza sociale ha finalmente ufficializzato le direttive che portano a incrementare il valore lordo del trattamento minimo, che per il 2023 corrisponde all’importo pari a 563,74 euro.

Sotto questo aspetto, l’importo lordo delle pensioni minime appartiene ai trattamenti assoggettabili a IRPEF. In particolare, l’INPS spiega che sono escluse dalla base di calcolo, per l’individuazione dell’aumento, le prestazioni aventi una natura non imponibile, come ad esempio l’eventuale maggiorazione sociale, la somma aggiuntiva (quattordicesima) e altre indennità aventi una natura di maggiorazioni sociali.

Non rientrano nel calcolo ai fini dell’aumento del trattamento minimo le prestazioni con natura assistenziale e l’indennità di accompagnamento.

L’aumento della pensione minima viene riconosciuto per il periodo da gennaio 2023 a dicembre 2024, inclusa la tredicesima mensilità, se spettante.

Per i nuovi trattamenti previdenziali, ovvero per le pensioni con decorrenza tra il 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2024, l’aumento del trattamento spetta a partire dalla data di validità della pensione.

Pensione minima: aumento rilevato su importi e tabelle

Per il 2023 il valore dell’aumento viene calcolato nella misura dell’1,5 per cento, incrementato a 6,4 punti percentuali per gli over 75. Mentre, per il 2024 la percentuale riconosciuta si attesta su 2,7 punti. Il riferimento mensile loro delle pensioni minime viene determinato secondo i principi normativi resi operativi dalla legge n. 197 del 2022.

L’Ente nazionale della previdenza sociale, ha spiegato la presenza dell’aumento sulle pensioni minime, integrato su misura cristallizzata o parziale, fino a comprendere quelle non integrate.

Per il 2023 l’importo delle pensioni minime corrisponde al valore di 563, 74 euro, per comprendere la diversa modalità di applicazione dell’aumento il trattamento minimo mensile, riportiamo integralmente la “tabella A” indicata nella circolare INPS, quale:

Tabella A
Applicazione dell’aumento massimo previsto sulle pensioni minime per il 2023
under 75 = 1,50%over 75 = 6,40%
563,74 + 8,46 = 572,20563,74 + 36,08 = 599,82

Per il 2024 sarà applicato l’adeguamento previsto in base alla rivalutazione delle pensioni rilevato con l’indice della perequazione.

In particolare, se il valore di rifermento degli importi per il trattamento minimo risulta inferiore, l’aumento viene riconosciuto sulla base dell’erogazione dell’importo del trattamento, come riferito nella Tabella A.

Nello specifico, per un importo della pensione minima pari a 300 euro mensili, per calcolare l’aumento viene presa in esame la “tabella B” contenuta nella circolare INPS, integralmente riprodotta, quale:

Tabella B
Applicazione dell’aumento massimo previsto sulle pensioni minime per il 2023
under 75 = 1,50%over 75 = 6,40%
300,00 + 4,50 = 304,50300,00 + 19,20 = 319,20

Quando arrivano gli aumenti sul cedolino delle pensioni minime?

La vera domanda è capire quando l’INPS procede ad applicare l’aumento e arretrati spettanti sul cedolino del trattamento minimo. In particolare, interessa sapere quando l’Ente dovrebbe procedere nell’adeguare gli importi, così come previsto dalla legge di Bilancio 2023.

Per il momento, non esiste una data “certa”. L’Ente ha pubblicato tutti i riferimenti normativi sull’applicazione dell’incremento spettante, tralasciando di indicare quando materialmente arriverà l’aumento per i pensionati. Le migliori previsioni collocano l’evento nel pagamento delle pensioni di maggio.