Demi Moore Proposta indecente lo girò senza immaginare che sarebbe stato un film culto di una generazione. Lo sa ora, trent’anni dopo. Perché questo è il lasso di tempo trascorso da quel 6 aprile 1993 in cui Adrian Lyne lanciò la bomba nella sale cinematografiche. Il successo fu immediato ma anche le polemiche e forse non è casuale che, da quel giorno, la sua carriera si sia assottigliata fin quasi all’afasia. Solo altri tre film in trent’anni, e tutti e tre remake: l’impossibile “Lolita” nel 1997 di Kubrick, lo struggente “L’amore infedele” del 2002 e il recente “Acque folle/Deep Water” del 2022. Cosa è rimasto di quell’uscita così scabrosa? Scopriamolo insieme.
Demi Moore Proposta indecente, il quesito
Lo snodo della pellicola che vide la Moore sugli scudi lo spiega così il blog di settore Latanadelcobra facendo ben capire il perché la comunità religiosa si sia sentita chiamata in causa e si sia detta sconvolta anche solo dall’aver pensato una simile trama:
“Cosa sei disposto a perdere (e cosa puoi guadagnare) in virtù del potere del denaro? La questione regge in superficie e per puro, calcolato sensazionalismo narrativo (era ancora l’epoca dei film scandalosi, categoria che la disgregazione del concetto di moralità nel dibattito contemporaneo ha contribuito a estinguere definitivamente), la celebre vicenda del i coniugi David (Woody Harrelson) e Diana Murphy (appunto Demi Moore), che non potendo più acquistare la casa dei loro sogni a causa della recessione economica ereditata da Clinton dopo la presidenza Bush padre, si recano a Las Vegas per tentare la fortuna. E, quando lei sembra aver finalmente voltato loro le spalle, incontrano il magnate miliardario di mezza età gentile ma senza scrupoli John Gage (Robert Redford) che, sensibile alla bellezza di Diana, offre loro un milione di dollari in cambio di una sola notte in compagnia della donna. Dopo un iniziale e disorientato titubanza, i due accettano la “proposta indecente” consapevoli che potrebbe essere l’inizio della loro rovina di coppia: cosa che puntualmente avviene, anche se Gage (la cui attrazione si è presto trasformata in innamoramento) rinuncerà a lei quando si renderà conto che la sua “preda” è ancora (e forse per questo sempre più) innamorata del marito.”
Da un punto di vista morale scoppiò il caos. Sceneggiato da Amy Holden Jones sulla base del mediocre romanzo omonimo di Jack Engelhard, “Proposta indecente” è finito nelle mani di Adrian Lyne che decise di trasformare la dolce Molly Jensen di “Ghost – Fantasma”, un personaggio profondamente fidanzata innamorata in lutto per la perdita del compagno, nella versione rovesciata di una donna nel pieno della sua consapevolezza sessuale.
La critica
Quando Demi Moore con “Proposta indecente” arrivò nelle sale, la critica la massacrò. Si parlava di “filmetto” e di prova superficiale di una donna che preferiva mostrare il corpo anziché l’anima. Si arrivava dalle favole anni ottanta alla “Flashdance” e lo stesso “Ghost” e lo strappo sembrò troppo duro. Invece il pubblico al botteghino premiò il film con oltre 266.600.000 dollari d’incassi nel mondo. di incasso e un passaparola furioso, ancor più considerando che non si era nell’epoca dei social. Trent’anni dopo la Demi internazionale non si gode solo la fama di una carriera che anche su quel passaggio si poggia ma anche il fatto di essere diventata l’icona di una donna capace di scegliere come e se usare il proprio corpo.
La vita ha poi unito l’attrice a Bruce Willis, che degli anni ottanta è simbolo di un certo “machismo”, e poi ha cambiato ancora le carte in tavola. Attualmente la Moore è una bellissima donna che non nasconde le sue fragilità ma anche la sua grinta nell’affrontare lavoro e vicende personali.
Ecco il trailer di “Proposta indecente”: