Giovani e precariato. Un tema molto attuale che il giornalista Alessandro Mancini ha affrontato durante la trasmissione “Pomeriggio con noi” di Cusano Italia Tv condotta da Francesca Romana Macrì e Francesco Acchiardi.
Giovani e precariato, la testimonianza di Alessandro Mancini
Mancini ha raccontato la sua esperienza:
“La mia storia è quella simile a tanti altri colleghi ho iniziato da giovanissimo a lavorare nell’ambito del giornalismo, scrivevo per dei quotidiani poi ho aperto un mio Magazine di arte e cultura in cui eravamo più di 50 collaboratori in Italia. Crescendo ho iniziato a lavorare anche per quotidiani nazionali, ma non avevo un contratto stabile e spesso e volentieri è difficile conciliare questo lavoro con una stabilità economica e con l’indipendenza”. I giovani che si approcciano a questo mestiere che è quello del giornalismo spesso sono costretti a svolgere un mestiere che li porta a vivere in un regime di precariato.
Il precariato nel Giornalismo? I giovani scelgono di fare altro
La storia di Alessandro Mancini è la storia di tanti ragazzi ed è una storia che spaventa. Come poter mantenere accesa la fiamma della passione e del desiderio di fare un determinato mestiere, quando questo settore più che assicurare ai giovani e a chi si appresta a intraprendere questo tipo di carriera una prospettiva di vita stabile prospetta precarietà, nessun contratto e lavoro sottopagato? Alessandro Mancini ha condannato in trasmissione questo tipo di atteggiamento dei datori di lavoro del settore. Alessandro è riuscito a reinventarsi dando una sfumatura diversa a quello che è il suo lavoro di giornalista.
Il Giornalismo su Instagram
Alessandro Mancini ha trovato un modo alternativo di esercitare la sua professione ovvero facendolo sui social. Su Instagram ha una pagina @ale.digitale con la quale denuncia le situazioni più critiche del mondo del lavoro delle disuguaglianze. I social sono una potente arma per chi come Alessandro riesce a sfruttarla e volgerla a proprio favore. Il precariato per i giovani è un argomento che gli adulti tendono spesso e volentieri ad ignorare nascondendosi dietro al luogo comune “I giovani non vogliono lavorare”. Chi aiuterà i giovani del domani a innamorarsi nuovamente del lavoro?