Assunzioni decreto Pa oggi, 6 aprile, in Consiglio dei ministri di Giorgia Meloni. Mentre si va verso l’abbandono delle norme più controverse, tra le quali le assunzioni richieste dai ministeri per il potenziamento del personale, arrivano novità relative alla stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione nelle regioni del Sud Italia e ai contratti di somministrazione con reclutamento delle Agenzie per il lavoro (Apl). Ancora conferme su un’altra norma che ha destato qualche perplessità, ovvero quella relativa agli incarichi remunerati ai pensionati. Ecco le norme che riguardano le assunzioni.

Assunzioni decreto Pa, oggi 6 aprile in Consiglio dei ministri: stabilizzazione precari con 24 mesi di servizio al Sud

Arriva in Consiglio dei ministri nella giornata di oggi il decreto Assunzioni Pa che è stato alleggerito di alcune norme controversie annunciate nei giorni scorsi. Sulle assunzioni nel pubblico impiego c’è da registrare la novità della stabilizzazione dei precari delle regioni del Sud Italia. In particolare, tra gli emendamenti approvati c’è quello relativo alla possibilità di trasformazione in contratto a tempo indeterminato dei rapporti a termine fino a 24 mesi. Interessati sono gli enti locali del Sud per quanto concerne la gestione dei finanziamenti strutturali rientranti nella politica di coesione. La stabilizzazione dei precari passerà per due anni di servizio e un colloquio conclusivo, procedura che già si è vista per i contratti a termine dell’Agenzia di Coesione.

Assunzioni decreto Pa 2023, ultime novità reclutamento Agenzie per il Lavoro con contratti di somministrazione

Scende a 15 mesi di incarico, invece, il termine per ottenere l’assunzione definitiva dei tecnici non dirigenti, impiegati nei ministeri per portare a termine i target del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tra gli emendamenti che arriveranno in Consiglio dei ministri nella giornata odierna vi è anche l’apertura del canale di assunzioni nella Pubblica amministrazione con reclutamento effettuato dalle Agenzie per il Lavoro. Laddove manchi del personale per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, le amministrazioni pubbliche potranno rivolgersi alle Agenzie per il personale occorrente. Le Agenzie per il lavoro potranno assumere anche attraverso i contratti di somministrazione, tipologia di rapporti che finora non era stata sperimentata nel pubblico impiego.

Come farsi assumere in somministrazione negli enti pubblici?

In una nota, l’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro (Assolavoro) esprime apprezzamento per l’approvazione nella Commissione Bilancio del Senato dei due emendamenti che consentiranno il “reclutamento del personale da parte delle PA anche attraverso contratti di lavoro a scopo di somministrazione”. Le assunzioni saranno previste in particolare nell’attuazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le Agenzie per il lavoro impiegano più di mezzo milione di lavoratori all’anno dei quali 130.000 con contratto a tempo indeterminato.

“In un momento in cui occorre dare ulteriore impulso all’attuazione del Pnrr – evidenzia Francesco Baroni, presidente di Assolavoro – le Agenzie per il Lavoro sono pronte a offrire il proprio contributo al Paese nel reclutamento delle figure professionali necessarie, come accade da sempre. Quando scoppiò la pandemia abbiamo provveduto a cercare 15mila professionalità necessarie in quel caso per far fronte all’emergenza sanitaria. Ora, per fortuna, lo scenario è differente ma vi è tuttavia la necessità di operare presto e bene e noi siamo pronti”.

Pensionati, potranno avere incarichi retribuiti nella Pubblica amministrazione

Tra le novità, trova conferma anche il conferimento di incarichi retribuiti ai pensionati. Le amministrazioni pubbliche, infatti, potranno assegnare incarichi ai personali. È da oltre dieci anni che, in base a quanto stabilisce il decreto 95 del 2021 – conosciuto come “Spending review” dell’allora esecutivo di Mario Monti – i pensionati possono ottenere incarichi con contratti annuali e non retribuiti. L’emendamento prevede che gli incarichi possano essere assegnati per enti e istituti nazionali per mansioni di vertice.