C’è grande attesa per il ritorno in pista di Alessandro Sibilio che dopo il brutto infortunio dello scorso anno è pronto a tornare nei 400 metri ad ostacoli al meeting di Savona.

Il partenopeo, doppio finalista a Tokyo 2020, vuole fare parte di quello che l’opinione pubblica definisce come l’anno di Napoli come protagonista nell’atletica.

Si dice che il 2023 sia l’anno di Napoli: spero anche io di farne parte. E di far rinascere questo sud, a volte messo un po’ in disparte e preso sottogamba. Quest’anno il Napoli ha fatto vedere che con il lavoro si possono raggiungere grandi obiettivi. Anche io voglio ottenere risultati importanti e magari festeggiare con loro. Sì, sono molto più di un tifoso. Ho già preso il biglietto per i quarti di Champions con il Milan…

Sibilio e il racconto dello stop

Vorrei gareggiare, vorrei spaccare il mondo per l’agonista che sono. Ma sono anche pronto mentalmente ad aspettare il mio momento. L’infortunio di Rieti è stato più grave del previsto, si è trattato di una lesione totale del retto femorale: stop completo di quasi 60 giorni. Mi è mancata troppo la maglia azzurra, ho dovuto saltare Monaco dove avrei potuto dire la mia, ma anche a Eugene avrei potuto essere protagonista perché non è stata una finale come quella di Tokyo. Guardo il lato positivo, l’aver imparato tante cose: la stagione scorsa mi ha messo davanti a cos’è lo sport e l’atletica, mi ha fatto maturare e diventare uomo. Abbiamo ricominciato senza rischiare di combinare guai più pesanti

L’azzurro ha poi concluso

Sono ancora giovane e c’è tutto il tempo per dimostrare quello che valgo.Questa deve essere una stagione di ripresa, prima di un grande 2024 con gli Europei di Roma e le Olimpiadi di Parigi. Ecco perché il 9 giugno vorrei partecipare alla mia prima Diamond League, proprio a Parigi, per sfidare i più forti. Tra gli obiettivi c’è sicuramente la ‘Coppa Europa’ in Polonia a fine giugno. E se mi chiedete del record italiano di Fabrizio (Mori, ndr), beh, dico che è una persona e un atleta pazzesco, che ha fatto la storia: anche soltanto essere accostato a lui per il fatto di poter attaccare il suo 47.54 mi fa sentire onorato. L’anno scorso mi sarei potuto avvicinare in maniera sostanziosa al suo record, quest’anno spero di fare altrettanto, è certamente un obiettivo