Psoriasi: come curarla? Questa è una domanda a cui non è stata trovata ancora una risposta universale. Riguardo questa malattia infiammatoria cronica della pelle di origine autoimmune se ne parla fin troppo poco, nonostante in Europa sono 14 milioni i casi e di qualsiasi fascia d’età. Ricordiamo infatti che questa malattia può colpire indistintamente bambini, adolescenti o anziani e in Italia riguarda circa il 3 per cento della popolazione.
Proprio recentemente, come fa sapere Adnkronos, la Commissione europea (Ce) ha approvato Deucravacitinib, un farmaco first-in-class, inibitore orale della tirosin-chinasi 2 (TYK2) per il trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a severa, candidati alla terapia sistemica. Si tratta della prima terapia orale con un nuovo meccanismo di azione approvata per questa indicazione negli ultimi 10 anni. Ha dichiarato in merito Piergiorgio Malagoli, Responsabile della PsoCare Unit dell’Irccs Policlinico San Donato di Milano, durante la conferenza stampa di presentazione di questo farmaco:
La psoriasi è una malattia sistemica cronica immuno-mediata. Nove pazienti su dieci soffrono della forma vulgaris, o psoriasi a placche, caratterizzata da placche distinte ovali o rotonde, di solito ricoperte da squame biancastre. In Italia – sottolinea lo specialista – si stima un numero pari a 1,8 milioni di pazienti con psoriasi, dei quali circa 500 mila presentano la forma da moderata a severa. Provoca un forte prurito unito a dolore, sensazione di bruciore, tensione e secchezza della pelle, screpolatura, desquamazione, arrossamenti e addirittura sanguinamenti. A causa di questi sintomi la patologia risulta molto invalidante e compromette la qualità di vita e la produttività in ambito lavorativo. Si calcola, infatti, che oltre il 90% dei pazienti lamenti un pesante impatto sul benessere emotivo.
Psoriasi: come curarla? Le novità
In base agli studi clinici Deucravacitinib va assunto solo una volta al giorno e non due come accade per placebo e apremilast. Inoltre non è previsto alcun monitoraggio di laboratorio per i pazienti che lo assumono. Tra le controindicazioni si registra una infezione delle vie respiratorie superiori con incidenza di infezioni gravi allo 0,6 per cento contro lo 0,5 di chi usa il placebo. Nelle prime 16 settimane di ricerca ha colpito il 29,1 per cento dei pazienti trattati, rispetto al 21,5 per cento di quelli che hanno ricevuto il placebo. Ha fatto sapere Antonio Costanzo, professore Ordinario di Dermatologia e direttore dell’UOC di Dermatologia presso Irccs Istituto Clinico Humanitas – Rozzano, Milano:
L’approvazione europea di deucravacitinib rappresenta senza dubbio un importante traguardo […] Gli studi clinici condotti hanno mostrato l’efficacia significativa e duratura di deucravacitinib su molteplici endpoint chiave, tra cui la clearance cutanea e l’intensità dei sintomi. Dal punto di vista clinico – osserva Costanzo – è una small molecule e la principale innovazione terapeutica è l’altissima selettività del suo meccanismo d’azione. Riesce a bloccare solo una proteina, la TYK2, fondamentale per alcuni recettori alla base della patogenesi della psoriasi. Al tempo stesso, non inibisce altre proteine come JAK1, JAK2 o JAK3. Tutto questo si traduce in un’ottima efficacia del trattamento che presenta anche buoni livelli di sicurezza e tollerabilità.
Tutti i numeri
Questa scoperta è fondamentale in quanto al momento i pazienti italiani affetti da psoriasi non riescono a controllare la malattia a lungo termine. Nonostante negli ultimi anni ci siano stati dei progressi nelle cure, come per esempio gli anticorpi monoclonali ed i farmaci biologici, non si tratta di somministrazioni facili. Ha concluso Malagoli:
Nel nostro Paese esiste il problema dell’accesso limitato ai farmaci ad alta specializzazione – prosegue Malagoli – Al momento solo alcune strutture sanitarie di riferimento, autorizzate a livello nazionale, somministrano le terapie più innovative. I dermatologi del territorio difficilmente consigliano ai propri assistiti farmaci che non possono prescrivere. Questa situazione può creare problemi, soprattutto ai malati colpiti dalle forme più gravi di psoriasi […] Avere disponibile in futuro anche in Italia un farmaco orale come deucravacitinib, che presenta un buon livello di efficacia e sicurezza, può rappresentare un grande vantaggio.