Domanda assegno unico 2023: con la pubblicazione del messaggio n. 1256 del 3 aprile 2023 l’INPS ha comunicato il rilascio di un nuovo simulatore dell’importo della prestazione, insieme all’introduzione di nuove funzioni a supporto della presentazione e gestione delle domande.
Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all’interno della legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (c.d. Legge di Bilancio 2023).
Domanda assegno unico 2023, nuove funzioni per la gestione delle domande e nuovo simulatore per il calcolo dell’importo della prestazione: i chiarimenti INPS
La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito un aumento degli importi che spettano ai seguenti soggetti:
- ai minori, entro il primo anno di vita;
- ai nuclei familiari numerosi;
- ai nuclei famigliari con figli disabili maggiorenni, ai quali è stato stabilizzato l’incremento che era stato già deciso durante il corso dell’anno 2022.
Per i nuclei familiari con figli disabili, inoltre, è stato confermato anche l’aumento dell’eventuale maggiorazione transitoria spettante.
A tal proposito, l’INPS ha rilasciato all’interno del proprio sito web una nuova versione del simulatore dell’assegno unico, la quale risulta in grado di permettere il calcolo dell’importo della prestazione che verrà corrisposta per quanto riguarda il 2023.
I cittadini potranno accedere al nuovo simulatore per calcolare l’importo dell’assegno unico recandosi presso il portale web dell’Istituto ed effettuando l’autenticazione alla propria area riservata con le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), mediante il seguente link e facendo il seguente percorso: “Servizi” > “Assegno Unico” > “Simulatore”.
L’applicazione informatica messa a disposizione dall’INPS propone una serie di domande in successione all’utente e, in base alle diverse risposte che vengono fornite dall’utente, il simulatore produrrà dei risultati differenti.
All’utente, inoltre, apparirà un messaggio di errore nel caso in cui la sua risposta sia incompatibile con un’altra risposta che ha fornito in precedenza.
Nell’ultima pagina, infine, l’utente potrà visualizzare il riepilogo delle risposte fornite e potrà modificare in qualunque momento i dati che ha già inserito, oltre alla possibilità di ricominciare la procedura da capo.
Al termine della simulazione, l’applicazione informatica restituirà all’utente l’importo calcolato dell’assegno unico, ma lo farà solamente in base alle risposte che quest’ultimo ha fornito e non andando a riprendere le informazioni che sono contenute all’interno della banca dati dell’Istituto.
Perciò, qualora il cittadino fornisca delle risposte che siano discordanti rispetto alla reale situazione conosciuta dall’INPS, allora il calcolo potrà produrre un risultato differente rispetto all’importo che percepirà effettivamente il soggetto beneficiario durante il corso del 2023.
Inoltre, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale specifica che il nuovo simulatore non comporta la presentazione della domanda, ma che sarà necessario procedere con l’apposita procedura che viene messa a disposizione sul sito web dell’INPS, oppure rivolgendosi al Contact Center dell’Istituto o a Enti di Patronato.
Oltre al rilascio del nuovo simulatore per il calcolo dell’importo dell’assegno unico, l’INPS ha introdotto per i cittadini anche delle nuove funzioni a supporto:
- della presentazione della domanda di assegno unico;
- della consultazione dell’avanzamento dell’istruttoria;
- della gestione delle istanze.
In particolare, ecco che cosa ha specificato l’Istituto per quanto riguarda le nuove funzioni in caso di decesso del genitore richiedente o di entrambi i genitori:
“Nei casi di decesso del genitore richiedente o decesso di entrambi i genitori è ora possibile presentare domanda di subentro come “genitore affidatario”, “tutore del figlio” o “figlio maggiorenne”. Nell’ipotesi di decesso del tutore del genitore può subentrare il nuovo tutore del genitore.
Chi subentra, potrà presentare una nuova domanda inserendo i dati del figlio. La procedura riconoscerà in automatico che si tratta di figlio di genitore deceduto, la cui domanda è decaduta d’ufficio, e permetterà al subentrante di presentare l’istanza”.
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