Carta identità elettronica (Cie), ecco come usarla se non si ha lo Spid o in alternativa a quest’ultimo per accedere ai servizi online della Pubblica amministrazione. La Carta d’identità elettronica entra nel pieno delle potenzialità grazie ad alcune novità arrivate alla fine di marzo. In attesa della conferma della proroga dello Spid per altri due anni – la trattativa per il rinnovo con i provider che forniscono questo servizio è in corso in vista della scadenza del 23 aprile 2023 – è possibile utilizzare nelle stesse maniere la Cie se ci viene richiesto di identificarsi per accedere a un servizio della Pa.
Carta identità elettronica (Cie): che cosa sono i livelli primo, secondo e terzo?
La richiesta di identificazione mediante Carta di identità elettronica può avvenire a tre livelli di sicurezza. Il primo livello comporta l’inserimento semplicemente del nome utente e della password. Il secondo livello, più sicuro del primo, aggiunge un fattore di identificazione, solitamente un codice temporaneo (Otp) che viene generato in automatico ed arriva sullo smartphone via Sms. Solitamente si considera l’ottenimento del codice temporaneo non sicuro al 100%, motivo per il quale – per determinati accessi ai servizi Pa – potrebbe essere richiesto un terzo livello di autenticazione. Nella Cie questo terzo livello è rappresentato dal chip presente sul badge.
Carta identità elettronica (Cie): come accedere ai servizi della Pubblica amministrazione?
Tuttavia, il terzo livello della Carta di identità elettronica comporta di avere sempre a portata di mano il badge elettronico. E l’accesso, una volta inserite le credenziali, si perfezionava mediante l’avvicinamento del chip della Cie allo smartphone aperto sull’applicazione mobile CieID. Inoltre, il funzionamento del livello comporta anche l’attivazione della tecnologia Nfc dallo smartphone, una sorta di infrarossi che, a volte, comporta instabilità e frammentarietà di funzionamento. La novità è arrivata a fine marzo mediante decreto del governo (atteso già dallo scorso dicembre) e consiste nell’adozione dei soli primi due livelli di autenticazione anche per la Carta di identità elettronica come richiesto dallo Spid per accedere ai servizi della Pubblica amministrazione.
Come si attiva la Cie con codice fiscale, Puk e Pin e su quale sito bisogna andare?
Per utilizzare, dunque, la Carta di identità elettronica ai fini dell’accesso ai siti della Pa, è necessario “abilitare” la Cie. Quando si entra in possesso della nuova Carta di identità – in formato budge – occorre attivarla mediante i codici Pin e Puk che vengono rilasciati dall’impiegato comunale in una lettera a parte. L’abilitazione si fa su un sito del ministero dell’Interno (cartaidentita.interno.gov.it), nella sezione attivazione credenziali. Qui si attivano i primi due livelli di sicurezza, quelli necessari per operare online. Se l’utente non è mai capitato su questa pagina e non ha fatto mai la procedura, deve andare nella sezione in basso rispetto a “Entra con Cie”, che servirà successivamente, ad abilitazione avvenuta. Il portale del ministero dell’Interno chiede di inserire il Codice fiscale e i numeri di serie della Cie. Tale codice si trova in alto a destra della Carta di identità elettronica. Al termine dell’inserimento, è necessario cliccare sul codice captcha.
Che differenza c’è tra Spid e Cie?
Il processo di attivazione della Carta di identità elettronica (finora sono stati immessi solo due codici e cliccato sul captcha), prevede l’inserimento del codice Puk. La prima metà di questo codice si trova nella ricevuta cartacea fornita dall’operatore comunale che ha rilasciato la Cie; la seconda metà è contenuta nella lettera di accompagnamento presente nella busta della Cie. Lo stesso procedimento vale per il Pin che, però, è richiesto come accesso ai servizi e non per l’attivazione. In caso di smarrimento successivo del Puk, lo si può recuperare al comune di emissione della Cie o mediante l’applicazione CieID, nella funzione “Recupera Puk”. Come per lo Spid, una volta attivata la Carta, è necessario scegliere il metodo per completare, di volta in volta, il livello secondo. Si può optare tra ricevere un sms oppure la scansione con Qrcode.