Si parla anche di sesso, pornografia e comunità Lgbt nel documentario “Amen, Francesco risponde”, dedicato ad un incontro tra il Papa e dieci giovani a Roma. Presentato in anteprima oggi, mercoledì 5 aprile, il dialogo tra Bergoglio e i ventenni sarà presto trasmesso sulla piattaforma Disney+.
Nel rivolgersi ad una dei suoi interlocutori, una ragazza che vende contenuti pornografici su Internet, il Pontefice paragona la pornografia ad una droga. Parte delle sue parole, che andranno presto in onda nel documentario, sono state riportate dall’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede.
Chi è dipendente dalla pornografia è come se fosse dipendente da una droga che lo mantiene a un livello che non lo lascia crescere.
Un discorso inevitabilmente legato al tema della masturbazione, sul quale Papa Francesco interviene nel rimarcare la bellezza del sesso, considerato “una delle cose belle che Dio ha dato alla persona umana”.
Esprimersi sessualmente è una ricchezza. Allora tutto ciò che sminuisce la reale espressione sessuale sminuisce anche te, e impoverisce questa ricchezza in te. Il sesso ha una sua dinamica, ha una sua ragion d’essere.
Punto centrale dell’attività sessuale, secondo il Papa, è “l’espressione dell’amore”: per questo, tutto ciò che “trascina” l’amore “da un’altra parte e che te lo toglie da quella direzione ti sminuisce l’attività sessuale“. Il Pontefice ammette poi che per i cristiani non c’è sempre stata una catechesi matura a proposito dell’educazione sessuale.
Papa Francesco apre al mondo Lgbt: “Dio non rifiuta nessuno, il mio dovere è di accogliere sempre”
Un cenno va poi all’annoso argomento del rapporto tra la Chiesa e il mondo Lgbt. Francesco sottolinea come “ogni persona è figlia di Dio” e come “Dio non rifiuta nessuno” perché è lui stesso un padre.
Io non ho diritto a cacciare nessuno dalla Chiesa. Non solo, il mio dovere è di accogliere sempre. La Chiesa non può chiudere la porta a nessuno.
La sua critica va in particolare a chi si fa portavoce di un’autentica manovra di esclusione del movimento Lgbt dalla comunità, citando la Bibbia come presunto riferimento.
Queste persone sono infiltrati che approfittano della Chiesa per le loro passioni personali, per la loro ristrettezza personale. È una delle corruzioni della Chiesa.