Il Ministro Salvini è tornato a parla di sicurezza stradale. Alcool, stile di guida errato, distrazione, velocità troppo elevata, utilizzo del cellulare. Sono queste le maggiori cause degli incidenti stradali. Milioni di incidenti, spesso mortali, si verificano per le più disparate motivazioni. Molte le strategie di intervento e di prevenzione volte ad agire sul complesso sistema “conducente-veicolo-ambiente”, ma c’è ancora tanto da fare. I dati dell’ASAPS Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, segnano una continua crescita di incidenti stradali e da gennaio a marzo 2023 sono più di 200 le persone morte nei fine settimana e di queste circa il 38% sono giovani. Numeri che fanno riflettere se pensiamo che si riferiscono a decessi che riguardano solo i fine settimana. Crescono anche del 30% gli incidenti in moto, raddoppiati quelli in monopattino e non si tiene più conto del numero dei feriti. Nel 2022, 1362 gli incidenti mortali con un totale di 1489 decessi. I pedoni morti sono 81: di cui 51 a gennaio e 36 a febbraio. In Europa nel 2022 circa 20.600 persone sono morte in incidenti stradali. I dati quando escono sono già provvisori. Ogni due secondi qualcuno muore a causa di incidenti stradali, che rappresentano oggi uno dei problemi più gravi per la salute pubblica dei cittadini dell’Ue che, oltre a decessi, causano spesso disabilità permanenti con un numero enorme di infortuni (circa 42 mila nel solo 2022). Alla luce di questi numeri l’obiettivo dell’UE è di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2030 e all’azzeramento del numero di vittime e di feriti gravi sulle strade europee entro il 2050 (obiettivo “zero vittime”).

Il primo marzo la Commissione ha adottato un pacchetto di misure per la sicurezza stradale che riguarda essenzialmente norme comuni per il rilascio delle patenti di guida Ue ed ha previsto una cooperazione nel sistema sanzionatorio. Per quanto riguarda le infrazioni, la legge attualmente in vigore copre solo alcune delle violazioni al codice della strada più frequenti e gravi, mentre la Commissione propone di ampliarne la copertura, inserendovi anche altre misure.

Decreto sicurezza stradale

Ad accrescere la sicurezza dei pedoni, è in sperimentazione una app per gli ipovedenti, finanziata dalla Regione Emilia, ma che potrebbe essere estesa a tutti, che si attiva quando l’utente è nei pressi del semaforo e indirizza con precisione l’utente all’inizio e durante l’attraversamento. Algoritmi, visione artificiale e intelligenza artificiale in aiuto certamente, ma non si può fare l’errore di eliminare completamente la dimensione umana per migliorare la sicurezza alla guida. Tutto questo è divenuto un impegno, un impegno del ministro Salvini che ha convocato un tavolo tecnico in cui ha coinvolto oltre 90 tra esperti e principali associazioni di categoria per presentare le linee guida del dicastero e ricevere suggerimenti sulle attività da intraprendere. Entro “aprile 2023 il Decreto sicurezza stradale, poi a fine anno, la riforma organica del Codice della Strada”. Fermare la strage di giovani, di innocenti del fine settimana, per mano di coloro che inseguendo il pericolo e la velocità estrema causano irresponsabilmente alla guida la morte di tanti.

Le parole del Ministro Matteo Salvini

“Da ministro sto lavorando per sbloccare i cantieri ma è ovvio che le strade siano posti di vita e non di morte perché è inaccettabile avere più di 3mila morti su di queste in Italia. Avremo un altro incontro per portare l’educazione stradale nelle scuole e per promuovere il sistema obbligatorio dell’alcol lock. Inoltre, sto lavorando per avere strade più ampie, digitali e moderne”. Così il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine della presentazione del primo Safety Point installato sull’A1 nell’autogrill di Casilina. “A morire sulle strade sono sempre degli innocenti e quindi regole più stringenti – ha continuato -. Monopattini? Sto lavorando per un nuovo codice della strada che comprenda anche questi e metta un limite di velocità. Non ci posso essere giungle”.

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