Marco Giallini è ancora Rocco Schiavone nella 5 stagione da oggi in arrivo su Rai 2. L’attore romano torna ad interpretare nuovamente vice questore più politicamente scorretto del piccolo schermo con quattro puntate inedite tratte dai romanzi di Antonio Manzini ed in onda a partire da oggi, mercoledì 5 aprile. Nella prima puntata che Tag24.it ha avuto l’opportunità di vedere in anteprima troviamo un Rocco Schiavone diverso, quasi stanco, che deve ancora fare i conti con il fantasma della moglie, e nuovi casi che coinvolgono persino la polizia francese. Anche questa volta se la caverà con la sua consueta ironia, mostrando il suo immancabile fiuto investigativo. Nel corso dell’intervista esclusiva Marco Giallini ha parlato dell’età che avanza e del suo 60esimo compleanno: il 4 aprile ha spento le candeline. Nonostante il traguardo Giallini ha svelato che non intende sedersi in panchina, usando una metafora calcistica che gli calza a pennello vista la sua grande fede giallorossa.
Marco Giallini Rocco Schiavone 5 intervista video
[bbvideo id=5472172]
Marco Giallini racconta come sarà Rocco Schiavone nella quinta stagione. Con ironia ammette di non aver visto come è solito fare il prodotto finale che andrà in onda: “Io non ho visto la prima puntata, girandola sembra effettivamente che Rocco Schiavone la pensi in modo diverso in questa stagione. Ha sempre a che fare con il fantasma della moglie morta, sembra che lei lo perseguiti ma in realtà è lui a non volerla lasciare andare. Andando avanti scopriremo che è sempre il solito Rocco Schiavone, forse è un po’ più stanco perché gli anni passano anche per lui. Non fa nulla per alleggerirsi la vita, ma in fondo Manzini lo ha scritto così e io lo faccio allo stesso modo in tv”.
Il pensiero sul tradimento
Marco Giallini diventa filosofo quando gli viene chiesto se per lui sia più grave un tradimento in amicizia o in amore, chiaro riferimento al conto in sospeso con i sentimenti che Rocco Schiavone si trascina dalla precedente stagione: “Bisogna vedere cosa si intende per tradimento, l’amicizia in fondo è come l’amore. C’è il modo di dire che “il fidanzato della figlia è il papà”, alla fine l’amore è pieno di sfumature. Se si intendi il tradimento di un uomo a una donna, o viceversa, dal punto di vista fisico non saprei cosa dire. Credo che lo stare insieme a qualcuno non riguardi solo il sesso, ma debba esserci anche l’amicizia. Sicuramente un tradimento fisico in amore fa scocciare un po’ le palle, ma ti rode anche se un cane a cui vuoi bene ti morde la mano”.
Marco Giallini e l’arrivo dei 60 anni
“Io Dybala? Non scherziamo” dice ridendo sotto i baffi Marco Giallini quando Tag24.it cita il paragone fatto dal regista Simone Spada sul suo attore messo sullo stesso piano del fenomeno giallorosso, ma torna serio quando gli chiediamo se con l’arrivo dei 60 anni non inizi a sentirsi un po’ più allenatore alla Mourinho piuttosto che un attore mattatore “Io non devo allenare nessuno, però se c’è qualche ragazzo di talento mi piace vederlo. Mi piace osservare le persone di talento in questo lavoro, ma credo che valga per tutte le professioni. Quando noti qualcuno nato per fare te ne accorgi subito del suo talento, diventa evidente. Prendete ad esempio Maradona, se qualcuno non avesse inventato il pallone non si sarebbe mai saputo il suo talento e forse sarebbe diventato un professore. Mi piace ancora essere quello che sono, un attore che ogni tanto butta un occhio su chi lavora con lui. Poi se sto in scena con uno bravo sono felice perché posso farlo lavorare al posto mio e mi riposo”.
Sul rapporto con il personaggio e i nuovi casi
“Non faccio il poliziotto come lavoro, ma sono rompicojoni nella vita allo stesso modo” spiega ridendo Marco Giallini sulla similitudine caratteriale con il personaggio di Rocco Schiavone “Mi stanno anche antipatiche le stesse cose, probabilmente se avessi conosciuto prima Manzini avrei pensato che lo avesse scritto ispirandosi a me. Questo capita a volte quando fai un personaggio, guardate John Travolta nel capolavoro de La Febbre del Sabato sera sembra un ballerino vero ed invece fa tutt’altro”, poi gli scappa una gaffe clamorosa che scatena le risate “Tanti nuovi cazzi, scusate volevo dire casi. Si ci sono tanti casi, sono sempre complessi e bisogna vedere come uscirne. Ognuno ne ha diversi nella vita, Schiavone ha i suoi e alla fine li risolve sempre. Anche perché sennò ce ne restiamo tutti a casa”.