Il Governo prende tempo sul piano assunzioni per la Pubblica amministrazione. La discussione del decreto che avrebbe previsto a stretto giro l’immissione di oltre 3.000 figure professionali nella Pa sarà infatti rimandata. Il Governo vuole capire se tutte queste assunzioni sono davvero necessarie e, soprattutto, sostenibili a livello finanziario. La frenata arriva dopo che nei giorni scorsi era circolata una bozza di decreto con precise indicazioni sul fabbisogno di organico della Pa. La bozza è stata però sconfessata da Palazzo Chigi che ha fatto sapere che le anticipazioni erano solo la mera somma delle proposte avanzate dai singoli ministeri e non un reale Piano di assunzione.
Piano assunzioni per la Pubblica amministrazione: il Governo valuta la fattibilità
L’intenzione del Governo è di valutare nuovamente il previsto piano assunzioni per la Pubblica amministrazione: per questo la discussione già messa in agenda per domani sarà rimandata fino a dopo Pasqua. Secondo Palazzo Chigi, infatti, prima di procedere è necessario un approfondimento per verificare la fattibilità e la sostenibilità economica del piano. L’indirizzo è tuttavia chiaro: i numeri circolati nei giorni scorsi saranno fortemente ridimensionati.
La bozza di decreto circolata nei giorni prevedeva infatti l’assunzione di oltre 3.000 figure professionali negli organici della Pa. Ma non solo: il decreto conteneva infatti anche altre misure la cui approvazione dovrà ora attendere. Un esempio in questo senso è la norma fortemente richiesta da Comuni, Province e Regioni per stabilizzare i dipendenti in servizio da 36 mesi con contratto a tempo determinato. Le altre misure che dovranno essere discusse riguardano il commissariamento del Formez, l’istituzione dell’Osservatorio nazionale del Lavoro pubblico e l’assunzione a tempo indeterminato per gli insegnanti di sostegno.
Il Governo fa sapere di essere al lavoro per garantire la funzionalità delle amministrazioni pubbliche in un quadro di “equilibrio ed efficienza”. La questione assunzioni è, peraltro, legata anche al tema della realizzazione del Pnrr. Da decenni, inoltre, il sistema dei concorsi per l’ingresso di nuove figure professionali nei ministeri è bloccato. Ora il decreto sarà rimandato dopo Pasqua ed è probabile che non tutte le misure saranno archiviate. Appare certo, invece, che le 3.000 assunzioni ventilate nei giorni scorsi saranno fortemente ridimensionate.