Talco cancerogeno? Johnson & Johnson, il colosso farmaceutico, propone un accordo da 8,9 miliardi di dollari per chiudere le cause legali che vanno avanti da anni secondo cui i suoi prodotti a base di polvere di talco causavano il cancro. Per la società americana l’accordo, che deve essere approvato dal tribunale, “risolverà in modo equo ed efficiente tutti le richieste derivanti dal contenzioso sul talco”.

Talco cancerogeno? Johnson & Johnson propone accordo da 8,9 miliardi di dollari

Johnson & Johnson, che a sede nel New Jersey, ha dovuto far fronte a migliaia di cause legali per il talco contenente tracce di amianto che secondo molti clienti provocava il cancro alle ovaie. L’azienda non ha mai ammesso illeciti ma nel 2020 ha smesso di vendere il prodotto per bambini.

La società continua a credere che queste affermazioni siano pretestuose e prive di valore scientifico“,

dichiara in un comunicato Erik Haas, vicepresidente del contenzioso di J&J.

La multinazionale spiega che i quasi 9 miliardi di dollari sono destinati alle decine di migliaia di richieste di risarcimento che si sono accumulate in 25 anni attraverso una consociata di J&J, LTL Management LLC, che è stata istituita per far fronte alle tante richieste e ha presentato istanza di protezione dal fallimento.

La proposta iniziale era un accordo da 2 miliardi di dollari. J&J tiene comunque a sottolineare:

L’accordo non un’ammissione di illecito, né un’indicazione che la società ha cambiato la sua posizione e continua ad affermare che i suoi prodotti in polvere di talco sono sicuri. Tuttavia, risolvere la questione nel modo più rapido ed efficiente possibile è nell’interesse dell’azienda e di tutte le parti”,

Il borotalco Johnson & Johnson accusato di causare tumore alle ovaie

Sono infatti migliaia le cause legali negli Stati Uniti da parte di consumatori che accusavano il gruppo di essersi ammalati di cancro dopo aver utilizzato il famoso borotalco per periodi prolungati. Johnson & Johnson è stata condannata a pagare migliaia di dollari e proprio per questo ha deciso di non produrre più il prodotto.

Nel 2020 in America, l’azienda è stata condannata a pagare un risarcimento di oltre 2 miliardi di dollari perché il suo talco, contenente secondo l’accusa tracce di amianto, avrebbe provocato un cancro alle ovaie a 22 donne.