Credito d’imposta gas energia elettrica, è arrivata la proroga fino al 30 giugno 2023 dal provvedimento numero 34 del 2023 (decreto “Bollette”). Tuttavia, il decreto applica al secondo trimestre del 2023 delle percentuali più basse rispetto alla stessa misura implementata nei precedenti trimestri. La tax credit si applica sugli acquisti delle imprese di gas ed energia elettrica. Le percentuali sono state abbassate dal 45% al 20% per le imprese energivore e dal 35% al 10% per le imprese non energivore. La buona notizia è che le imprese possono procedere con la compensazione fino al 31 dicembre prossimo, seguendo le consuete regole dell’F24. Ecco come verificare di aver diritto al bonus e come procedere con cessione e compensazione in F24.

Credito d’imposta gas ed energia elettrica, prolungata la tax credit fino al 30 giugno 2023: ecco le percentuali

Sono stati prolungati dal decreto “Bollette” i crediti d’imposta relativi agli acquisti di gas ed energia elettrica delle imprese. L’abbassamento dei prezzi delle fonti energetiche, registrato negli ultimi mesi, ha indotto tuttavia il governo guidato da Giorgia Meloni a ridurre proporzionalmente la tax credit applicata a questi acquisti. Le imprese energivore potranno ottenere il 20% delle spese sostenute per le due fonti energetiche (rispetto al 45% applicato fino al 31 marzo 2023) entro il prossimo 30 giugno. La tax credit si può applicare, per questa tipologia di imprese, anche alle energie autoprodotte e autoconsumate. Diversamente, le imprese non energetiche vedono abbassarsi la percentuale di tax credit sugli acquisti dal 35% al 10%. Condizioni indispensabile per ottenere il credito d’imposta è che il prezzo sostenuto per acquistare gas ed energia elettrica sia cresciuto rispetto al 2019.

Credito d’imposta gas energia elettrica, chi può procedere con cessione e compensazione del bonus?

Le imprese, pertanto, nell’applicazione del credito d’imposta su gas ed energia elettrica devono prestare attenzione che i prezzi delle fonti di riferimento siano più alti di oltre il 30%, confrontando i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2023 con il primo trimestre del 2019. A tal proposito, è utile ricordare che le imprese non energivore che si sono rivolte nel 2019 e si rivolgeranno da gennaio a giugno del 2023 allo stesso fornitore, possono richiedere, allo stesso, la comunicazione utile per la tax credit. L’impresa fornitrice mette a disposizione dell’azienda non gasivora e non energivora, la comunicazione del diritto al credito d’imposta e l’ammontare di tax credit spettante.

Compensazione F24 tax credit fonti energetiche: aperta la piattaforma Agenzia entrate da oggi, 5 aprile

L’utilizzo del credito d’imposta può avvenire sia in compensazione che con cessione. Nel primo caso, l’impresa ha tempo fino al 31 dicembre 2023, procedendo con la compensazione in F24. Non sussistono limiti di importo. L’Agenzia delle entrate metterà a disposizione delle imprese i nuovi codici tributo con apposita comunicazione. In caso di cessione dei crediti d’imposta, l’azienda può cedere il bonus per intero. A tal proposito, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione un canale proprio da oggi, 5 aprile. La cessione riguarda i crediti del primo trimestre 2023. Si ricorda che i crediti d’imposta non formano il reddito d’impresa e nemmeno l’imponibile ai fini dell’Irap. Oltre ai crediti del secondo semestre 2023, si possono cedere e compensare ancora i crediti del terzo e del quarto trimestre dello scorso anno. Il termine è fissato per il prossimo 30 settembre, purché sia stata fatta comunicazione all’Agenzia delle entrate entro lo scorso 16 marzo.