Superbonus acquisto crediti, prosegue la riapertura delle banche. Ultime, in ordine di tempo a muoversi in questa direzione, sono Intesa Sanpaolo e Crèdit Agricole, dopo l’annuncio di Unicredit di tornare a comprare bonus il 3 aprile scorso. Intesa Sanpaolo agirà proponendo un modello che consentirà di smaltire i 16 miliardi di euro di bonus che detiene nei propri cassetti per poi procedere a nuove operazioni in entrata dei crediti. Da Crèdit Agricole si attendevano notizie dopo la definizione del quadro normativo del governo guidato da Giorgia Meloni: la legge di conversione del decreto 11, ormai alle battute finali, offre uno scenario più solido per operare con acquisti di crediti.

Superbonus acquisto crediti, quali sono le condizioni applicate da Intesa Sanpaolo che ha annunciato la riapertura

Sulle cessione dei crediti e sconto in fattura di bonus edilizi e superbonus rientra Intesa Sanpaolo. Il gruppo bancario ha annunciato, nella giornata di ieri 4 aprile, il proprio impegno a operare nel mercato dei crediti d’imposta seguendo uno schema che ha caratterizzato già gli acquisti nel passato. Infatti Intesa Sanpaolo detiene crediti per un valore di 16 miliardi di euro, ragione per la quale – prima di procedere a nuovi acquisti dai clienti – venderà bonus a imprese al di fuori del perimetro bancario per aumentare la propria capacità fiscale. In seconda battuta, dunque, anche Intesa Sanpaolo tornerà ad acquistare crediti d’imposta e sconti anche dai contribuenti e dalle imprese e i tempi dovrebbero essere brevi.

Acquisto e cessione crediti d’imposta e sconti bonus edilizi: ecco le novità

Il circuito di cessione dei crediti di Intesa Sanpaolo consente alle imprese di acquistare crediti e di liberare spazio fiscale del gruppo bancario, utilizzando poi i bonus acquisiti per le compensazioni in F24. È un mercato che torna a circolare tanto è vero che Intesa ha concluso “ricessioni” per un valore 6,5 miliardi di euro nel giro di pochi mesi. L’impegno a lungo termine del gruppo bancario dovrebbe essere assicurato poi dalla capacità di acquisto liberata dai crediti acquisiti in precedenza. In ogni modo, le richieste che Intesa accoglie saranno soddisfatte interamente perché coperte dal plafond fiscale al momento in cui sottoscrive il contratto con il cliente. Segnali positivi di riapertura arrivano anche da Crèdit Agricole. Il gruppo bancario attendeva momenti migliori dal punto di vista normativo per tornare ad acquisire bonus e crediti del superbonus.

Crèdit Agricole compra bonus già da aprile

Tempi migliori sono arrivati grazie a un quadro normativo più stabile, garantito dalla conversione del decreto 11 di blocco della circolazione dei crediti dei bonus edilizi. Le eccezioni che il governo ha concesso nelle operazioni di vendita di crediti e sconti consentono un’ottimistica previsione di una più massiccia circolazione dei bonus fiscali. Da Crèdit Agricole assicurano di essere vicini alla riapertura per acquistare, progressivamente, nuovi crediti da imprese e famiglie in difficoltà a causa dello stop alla cessione. Il gruppo bancario, analogamente a Intesa Sanpaolo, sta lavorando alla cessione dei crediti che detiene per ampliare la capienza fiscale. In attesa della definizione delle condizioni contrattuali applicate, già da questo mese, dunque, si potranno vendere crediti a Crèdit Agricole.

Superbonus acquisto crediti e sconti, le operazioni di Unicredit, Banco Bpm e Poste Italiane

Rimane ancora Unicredit che nella giornata del 3 aprile ha annunciato la riapertura agli acquisti di sconti in fattura. Il meccanismo è quello di far circolare bonus fiscali mediante l’acquisto degli sconti che le imprese hanno applicato ai clienti per l’effettuazione degli interventi edilizi. Banco Bpm è stato uno dei primi istituti a riaprire, acquistando crediti mirati dalla propria clientela. Poste Italiane, nei giorni scorsi, ha annunciato l’acquisto di bonus di taglio piccolo e medio.