Il voto dell’Assemblea Capitale sulla proposta di delibera per il nuovo stadio della Roma, seppure era atteso per la metà di marzo, ancora non arriva. Lo scorso 21 febbraio era stata l’amministrazione romana a dire, per mezzo delle parole dell’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, che marzo sarebbe stato il mese buono. Proprio Veloccia, però, interpellato dall’AGI, fa sapere che c’è un ritardo sulla tabella di marcia: manca ancora – ha spiegato – il parere della commissione urbanistica. Solamente allora, con il placet della commissione, la proposta di delibera potrà approdare in assemblea dove verrà discussa e approvata. Dopodiché si potrà procedere con l’apertura della Conferenza dei servizi decisoria e la valutazione di impatto ambientale (Via) che sarà gestita dalla Regione Lazio. Ma il ritardo non dovrebbe essere così grossolano: il voto in Aula Giulio Cesare, infatti, potrebbe esserci entro la fine di questo mese.
Nuovo stadio Roma, Gualtieri promette di accelerare
A precisare è lo stesso Sindaco Roberto Gualtieri. Il primo cittadino di Roma, parlando ai giornalisti dopo un summit sulla cabina di regia per il giubileo tenutasi oggi, ha detto: “Il voto sullo stadio della Roma ci sarà dopo Pasqua, entro il mese di aprile”. Poche parole ma chiare e precise. Che evidenziano una sorta di promessa. Tutto questo mentre Roberto Gualtieri è impegnato anche in vista del Giubileo del 2025. Si tratta di un appuntamento molto importante, che Gualtieri ha messo al centro delle priorità fin dal giorno della sua elezione. Anche perché impegnerà l’amministrazione su interventi ed ammodernamenti di diversa natura:
I cantieri per il sottopasso di piazza Pia partiranno tra il 18 giugno e l’inizio di luglio. Si realizzerà un grande spazio pedonale nei tempi previsti, entro la fine del 2024. complessivamente – aggiunge – gli interventi saranno 175. A giugno partiranno i lavori anche per l’illuminazione del Gra e per il collegamento tra l’autostrada A1 e Tor Vergata
Un ritardo necessario, il commento del commissario allo Sport
Intanto, però, c’è un dettaglio da tenere in considerazione incastonato all’interno del regolamento del Comune di Roma. Il quale, infatti, impone un limite di 30 giorni per l’arrivo di una delibera in aula. Questo limite temporale, per quanto concerne la delibera per il nuovo stadio della Roma, è stato travalicato il 7 marzo scorso. Siamo già, dunque, abbondantemente fuori tempo. Ma il ritardo è necessario. A dirlo è Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport. Le sue parole:
Per una proposta così complicata, dove sono chiamate ad esprimersi sei commissioni (Urbanistica, Sport, Lavori Pubblici, Mobilità, Ambiente e Patrimonio), c’è un’attenzione particolare e si stanno sviscerando tutte le problematiche a livello di impatto che ci sono sul territorio. Se noi ottenessimo un signor progetto che soddisfa tutti e che può tranquillizzare quei comitati e associazioni che in questo momento sono contrari, anziché pensare di fare la prima partita nel 2027 per il centenario della As Roma, ma magari il centenario festeggiarlo con la posa della prima pietra, secondo me abbiamo fatto un gran bel lavoro lo stesso.