Juventus-Inter, le parole di Allegri e Inzaghi – Una sfida infuocata dall’inizio alla fine, arrivando fino agli spogliatoi con la rissa nel finale. Juventus-Inter non è mai una partita banale e non lo è stata nemmeno questa sera. 1-1 il risultato finale: al gol di Cuadrado nel secondo tempo ha risposto Romelu Lukaku su calcio di rigore al 93′ (QUI la cronaca e il tabellino). Nell’occasione esultanza polemica per Romelu Lukaku, che zittisce il pubblico juventino e viene espulso per doppia ammonizione. Nel finale parapiglia in campo e negli spogliatoi con le espulsioni di Samir Handanovic e Juan Cuadrado. Nel post Juventus-Inter, hanno parlato ai microfoni di Mediaset sia Massimiliano Allegri che Simone Inzaghi.
Juventus-Inter, le parole di Allegri
Al termine del match, l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha dichiarato: “Non so nulla di ciò che sia successo. Niente di che, un po’ di confusione dopo una partita equilibrata. L’Inter veniva da un periodo non facile, ma è sempre l’Inter. Abbiamo finito la partita in crescendo, dispiace perché la partita era finita e bisognava essere più svelti a uscire sulla palla. Kostic poteva essere un po’ più malizioso, ma è stata una partita equilibrata. Il risultato è giusto, fa parte del calcio. La squadra è in una buona condizione, ora conta la partita di ritorno. Ovviamente dispiace. La squadra è in ottima condizione fisica e mentale, i ragazzi sono arrabbiati per questo pari. Ma bisogna accettarlom analizzeremo gli sbagli. Eravamo lenti all’inizio, loro aspettavano per ripartire. Al secondo tempo abbiamo fatto un po’ più di pressione”.
Allegri ha poi proseguito: “Vlahovic ha fatto una grande partita, poi ovviamente bisogna occupare bene l’area. Poi è entrato Chiesa, che ha caratteristiche completamente diverse. Abbiamo iniziato a far circolare bene la palla, abbiamo avuto diverse situazioni da gioco favorevoli. Ma sono contento della prestazione di Dusan, a un certo punto è entrata gente fresca. Di Maria si sarà arrabbiato perché l’ho tolto, ma l’ho fatto in base alla situazione. Mi serviva un giocatore come Chiesa che strappasse di più. Federico sta crescendo di condizione, il dolore è diminuito e soprattutto ha finito la partita. Sono contento. In 40 presenze prima di oggi ha giocato solo 900 minuti su 3600. Quindi è normale che la condizione e l’aspetto psicologico non siano dei migliori. Ci vuole un po’ di tempo. Questi mesi gli serviranno per ritrovare la buona condizione fisica e mentale”.
Le parole di Simone Inzaghi
Dopo il pareggio al 93′ con il gol di Romelu Lukaku, Simone Inzaghi – allenatore dell’Inter – ha dichiarato: “L’esultanza di Lukaku è stata fraintesa, lui esulta sempre così. Il parapiglia non è bello da vedere e ci priverà di Lukaku e Handanovic al ritorno, sono due giocatori fondamentali. Il mio giudizio non cambia per l’1-1 al 95′, abbiamo fatto una grande gara. Abbiamo comandato la partita e non siamo riusciti a fare gol in diverse occasioni. Dovevamo evitare di subire questo gol, ma non posso dire nulla ai ragazzi. Siamo stato compatti e aggressivi. Questo era il primo round, adesso avremo il ritorno nel nostro campo e vogliamo la finale. In Lukaku vedo un giocatore che segna ed esulta. Ora devo pensare che la sua esultanza mi priverà di lui al ritorno ed è un giocatore importantissimo”.
Inzaghi ha poi proseguito: “Sul gol dovevamo uscire su Rabiot prima, poi abbiamo fatto una diagonale troppo stretta e il tiro di Cuadrado è passato di fianco al nostro portiere. Non dovevamo concedere quel gol in quel momento della partita. Avvisaglie non ce n’erano state prima. Abbiamo fatto una partita aggressiva e determinata, siamo venuti a Torino e il risultato poteva anche essere diverso. Mi prendo la prestazione. Lo scorso anno siamo stati il miglior attacco, quest’anno o il secondo o il terzo. Per quanto espresso in campo avremmo meritato risultati diversi, ma come ho detto dobbiamo lavorare di più e meglio. Stasera per noi era importante. Sabato abbiamo perso una partita in casa e nonostante tutto la curva è stata con noi fino alla fine. C’è stato un richiamo da parte di tutti perché vogliamo fare di più e meglio”.