Simulatore assegno unico Inps e domanda di subentro: arrivano due novità dell’Inps per il calcolo di quanto spetti di indennità per i figli e per la procedura di richiesta della prestazione in specifici casi. Sia per il simulatore che per la presentazione della domanda di subentro si può operare in via telematica sul portale dell’Istituto previdenziale. Per quanto riguarda il simulatore, l’intervento dell’Inps è avvenuto per aggiornare gli importi della prestazione dopo le modifiche operate dalla legge di Bilancio 2023, oltre che per gli aggiornamenti all’inflazione. Ecco come accedere e utilizzare gli strumenti.
Simulatore assegno unico Inps, ecco di quanto aumentano gli importi nel 2023 e perché
Per utilizzare il simulatore Inps per il calcolo dell’assegno unico per i figli spettante è necessario accedere al portale istituzionale mediante Spid o Carta di identità elettronica (Cie). Per l’anno 2023, rispetto allo scorso anno, gli importi dell’assegno unico per i figli sono stati aumentati del 50% per i figli nel primo anno di vita e per le famiglie che, entro il limite di Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) di 43.240 euro, abbiano tre o più figli, per ogni figlio che abbia da uno a 3 anni. Spetta la maggiorazione forfettaria aumentata del 50% rispetto al 2022 anche per i nuclei familiari nei quali vi siano almeno quattro figli. Gli aumenti della prestazione enunciati spettano a prescindere dagli incrementi che sono scattati dal 1° gennaio 2023 per adeguare l’assegno unico per i figli all’inflazione dell’8,1% registrata nell’anno 2022.
Simulatore assegno unico Inps, quanto prende una famiglia con quattro figli?
Proprio a seguito dell’inflazione dello scorso anno, l’importo minimo dell’assegno unico per i figli è aumentato da 50 a 54,1 euro. Quanto può arrivare a prendere di assegno unico una famiglia numerosa? Un nucleo con all’interno quattro figli, dei quali uno entro un anno di età e uno da uno a tre anni e altri due con più di tre anni, può percepire di assegno unico mensile 856,40 euro, con un Isee di 30.000 euro all’anno. Altre simulazioni sono possibili a seconda della composizione della famiglia, in particolare dei figli (soprattutto considerando l’età) e l’Isee prodotto dalla famiglia. Altre variabili che danno luogo a maggiorazioni riguardano la circostanza che entrambi i genitori lavorino da dipendenti o l’età giovane della madre.
Domanda di subentro Inps: che cos’è e quando serve
L’Inps ha introdotto un’ulteriore funzionalità sul proprio portale relativa alla domanda di subentro dell’assegno unico per i figli. L’istanza può essere presentata nelle situazioni in cui avvenga il decesso di un genitore richiedente o di entrambi. In questa ipotesi, il tutore del figlio, da genitore affidatario, o il figlio maggiorenne, possono inserire le informazioni richieste per inoltrare una nuova istanza dell’assegno unico per i figli. Chi procede in questo modo, non corre il rischio di una doppia domanda del trattamento. Infatti, il sistema Inps riconosce la precedente domanda in automatico come decaduta per decesso del genitore.
Subentro in caso di morte di uno o di entrambi i genitori
Ulteriore specifica in casi di morte di uno dei due genitori è quella relativa al decesso del genitore che non ha presentato la prima domanda di assegno unico. In questo caso, l’Istituto previdenziale aggiorna in automatico l’importo dell’indennità senza che ci sia bisogno di inoltrare una nuova pratica. Per tutte queste istanze, sul portale Inps potrebbe comparire lo stato “in istruttoria”, “in evidenza al cittadino” e “in evidenza alla sede”: rispetto al passato, di fianco comparirà anche la data in cui sia avvenuta l’ultima modifica. La novità si rende necessaria per permettere al richiedente di capire lo stato della pratica e da quanto tempo si trovi ferma. Tanto più che, oltre alla data, c’è anche una nota che spiega al cittadino la motivazione che ha portato la pratica allo stato in cui si trova.