Bari – Tra il 31 ottobre e il primo novembre 2021 una studentessa è stata violentata all’interno di un’ambulanza, proprio da chi doveva soccorrerla. Oggi l’aggressore è stato condannato a 10 anni di carcere. Per lui la Procura aveva chiesto nove anni di reclusione. Il 36enne avrebbe sedato la giovane dopo averla soccorsa a bordo del mezzo di emergenza, per poi abusare sessualmente di lei.
Studentessa violentata in ambulanza, la ricostruzione
Gaetano Notaro, presidente di un’associazione di volontariato, quella notte stava fornendo assistenza durante una festa universitaria nel Palaghiaccio di Bari. Secondo la denuncia della ragazza e le testimonianze degli amici che erano con lei alla festa, l’uomo avrebbe approfittato della situazione (la ragazza aveva assunto molto alcool) e sedato la ragazza.
La denuncia delle vittima
La vittima aveva denunciato quanto accaduto circa due settimane più tardi, rivolgendosi ad un centro antiviolenza, al Policlinico di Bari e poi alle forze dell’ordine.
Agli investigatori la ragazza avrebbe fornito un racconto “estremamente dettagliato e coerente”, aveva scritto la gip Rosa Caramia, ritenendo le dichiarazioni della studentessa “attendibili” e “credibili”
Secondo gli avvocati dell’accusa, l’aggressore avrebbe approfittato del fatto che la giovane non fosse cosciente. L’uomo è stato condannato anche all’interdizione dai pubblici uffici, al risarcimento dei danni alla parte offesa e al pagamento di 2.400 euro per le spese legali della parte civile. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
Un caso simile
Un caso simile è accaduto nel novembre dell’anno scorso, precisamente ad Andria. Una minorenne, che soffriva di un disagio psichico, era stata adescata all’uscita di scuola e portata in un casolare dov’era stata abusata. La vittima era stata stordita con alcol e droghe per poi essere portata in un ospedale e lì abbandonata. La polizia di Andria era però riuscita subito a risalire all’identità dell’uomo e lo aveva arrestato.