Turismo bicicletta boom 2022. Le colline senesi e i percorsi all’ombra delle Dolomiti, ma anche le città d’arte e la costa. In Italia è boom di presenze di ciclo turisti, 33 milioni solo nel 2022, tra concittadini e stranieri, per un giro d’affari che vale 4 miliardi di euro. È quanto emerge dal Rapporto ‘Viaggiare con la bici 2023’, realizzato da Isnart, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio promosso con Legambiente.
Le mete preferite Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana
Il report fotografa la situazione nel 2022 e le aspettative per la stagione 2023, quando il 90% degli operatori specializzati prevede un incremento del proprio giro di affari. Anche perché ci sono sia i cicloturisti così detti puri, che scelgono l’Italia per una vacanza esclusivamente in biciletta, sia quelli che aggiungono un tour in bici ad altre attività, magari all’aperto. Una delle mete preferite si conferma la montagna -con Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana che da sole hanno attratto il 47% dei flussi cicloturistici del 2022– ma cresce molto anche il Sud.
Numeri in crescita anche al Sud
Tra il 2019 e il 2022, infatti, i cicloturisti che hanno scelto le regioni del Sud sono passati dal 7% al 17,4% del totale. Le più amate, anche grazie a film e libri che le hanno descritte in tutta Europa, sono Basilicata e Puglia. Un dato non trascurabile anche per uscire dal fenomeno dell’over turism: affollamento eccessivo durante l’estate e spopolamento durante l’inverno. Secondo Sebastiano Venneri, responsabile nazionale Legambiente Turismo, i dati del rapporto “confermano la rivoluzione a pedali in atto in Italia. Da sottolineare come la redistribuzione dei flussi cicloturistici verso il centro sud del Paese e il lavoro che tanti territori stanno facendo per utilizzare le infrastrutture esistenti a fini cicloturistici stiano disegnando quella via italiana al cicloturismo che può rappresentare la risposta originale del nostro Paese alla domanda mondiale di vacanze a pedali”.