Chiuse le indagini sulla compagna e la suocera di Soumahoro. La procura di Latina ha notificato agli indagati dell’inchiesta sulla gestione delle coop la conclusione delle indagini, che precede la richiesta di rinvio a giudizio. In particolare, su Liliane Murekatete, la moglie di Aboubakar Soumahoro, pende un’accusa di evasione dell’imposta sui redditi. Ma nuovi guai spuntano da alcune mail.
Negli atti dell’indagine si legge una “Spregiudicatezza e opacità nella gestione degli ingenti fondi assegnati alla cooperativa sociale, in parte non rendicontati e in parte utilizzati per scopi apparentemente estranei allo scopo sociale: acquisto di beni presso negozi di abbigliamento di lusso tra cui Ferragamo a Roma”. Gli atti fanno anche riferimento a un “utilizzo dei fondi, anche all’estero, ancora non chiarito”.
Il legale di Murekatete, Lorenzo Borrè, non ci sta e ricorda: “L’unico capo d’imputazione ipotizzato dalla Procura nei confronti della signora Murekatete, riguarda una presunta omessa vigilanza che avrebbe comportato un danno erariale di circa 13mila euro. Si annulla pertanto, già nella formulazione dell’ipotesi di reato, quella “elevata spregiudicatezza” evocata da alcuni quotidiani nel dicembre 2022″.
Borré poi commenta le accuse su un presunto acquisto da Ferragamo: “Leggo poi, dalla stampa, che nell’ordinanza del Tribunale del Riesame, pronunciata peraltro nei confronti di altri coindagati e che non riguarda pertanto direttamente la signora Murekatete, si evoca un avvenuto acquisto presso Ferragamo”. Murekatete però si dice estranea. “Nulla sa la mia assistita, che certamente e comunque non ne è stata la beneficiaria, non avendo essa percepito emolumenti diversi dagli stipendi relativi alla sua attività di dipendente della cooperativa, attività lavorativa per la quale è tuttora creditrice di diverse mensilità non pagate”.
Chiuse le indagini sulla compagna di Soumahoro, spuntano guai via mail
Intanto spuntano guai da alcune mail, come riporta Il Giornale. Secondo il quotidiano diretto da Minzolini, la moglie di Aboubakar non avrebbe avuto solo ruoli marginali nella coop Karibu, ma anche dirigenziali. Il documento a disposizione de Il Giornale è una pec del 30 dicembre 2020, diretta a un comune vicino Sezze con cui la coop collaborava. Qui c’è la firma della compagna di Soumahoro: “Liliane Presidenza“. Viene quindi ipotizzato un suo inserimento nella presidente della Karibu almeno dal 2017-2018 fino al 2020. Ora, però, bisognerebbe capire con quale ruolo esattamente (probabilmente sarà oggetto di indagine), magari era solo di rappresentanza.