Nello Musumeci è intervenuto alla trasmissione ‘Maredì’, il nuovo programma di approfondimento sull’Economia del Mare ideato da Confitarma e trasmessa sul sito dell’Adnkronos. Il ministro ha espresso grande entusiasmo per questo nuovo progetto:
È stata una bella intuizione del Presidente del Consiglio e spero di avere la possibilità di dare un senso a questo elemento, che alimenta speranze.
Musumeci: “Maredì serve a portare il mare nelle case della gente”
Secondo Musumeci, questa iniziativa è stata una felice intuizione. E ha aggiunto:
Sono convinto che abbiamo la necessità di promuovere un approccio diverso, consapevole e responsabile, degli italiani con il mare. Sembra un paradosso, ma una nazione come l’Italia, quasi tutta circondata dal mare, non credo che si sia adoperata perché una preziosa risorsa, vitale, non ha avuto finora l’attenzione che meritava.
Il ministro ha poi definito il Piano del Mare “uno strumento di facile consultazione, messo a disposizione del Governo, che possa evidenziare le criticità dei settori, dei comparti, delle filiere dell’economia del mare e, al tempo stesso, individuare le possibili soluzioni”.
“Mancato finora dialogo”
Musumeci ha affermato che finora è mancato un dialogo costante tra i vari segmenti che formano il sistema mare. E ha sottolineato:
L’esistente c’è, ora si tratta di migliorarlo e perfezionarlo, perché le potenzialità dell’Italia nell’economia del mare non sono quelle che i numeri ci offrono. Andiamo oltre 80 miliardi indotto, che supera i 51 del diretto. Questo significa che la polverizzazione dei segmenti non rende matura la percezione dell’importanza del mare, proprio perché si tratta di un panorama particolarmente frastagliato.
Il ministro ha poi riportato un esempio per spiegare il problema della mancanza di comunicazione, non solo tra i vari ministeri ma anche tra i soggetti privati:
Pensate che per le autorizzazioni nel subacqueo intervengono 4 ministeri, immaginate quanti disagi per gli utenti e quanti sacrifici nel dovere affrontare una interlocuzione con l’ente pubblico, girando per 4 ministeri diversi e la burocrazia è sempre dietro l’angolo.
Per Musumeci infine, la burocrazia “è una insidia costante”, e conclude:
Abbiamo la necessità di neutralizzare questa insidia. Costituire un ministero che abbia una funzione di coordinamento e di programmazione credo serva innanzitutto a sfidare una realtà che oggi non appare facile.