Lo strappo muscolare si verifica quando alcune, oppure tutte le fibre che compongono il muscolo si strappano, provocando un’interruzione anatomica del nostro tessuto muscolare.
 
Lo strappo muscolare può avvenire dopo un trauma diretto, come una contusione, o di un trauma indiretto, durante quindi un allungamento del muscolo.
 
L’entità della lesione dipende dal numero di fibre coinvolte nello strappo ed è rilevabile attraverso l’esecuzione di diversi esami diagnostici strumentali. Dall’entità della lesione dipendono chiaramente i tempi di recupero.

strappo muscolare
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I tre gradi di strappo muscolare

Gli strappi muscolari vengono suddivisi in tre gradi, che non dipendono dall’entità del dolore avvertito, ma dal numero di fibre muscolari e dal tessuto connettivale coinvolti nella lesione e dalla sede dello stravaso ematico.

Quando lo strappo coinvolge un basso numero di fibre muscolari (fino al 10%) parliamo di strappo di primo grado. Potenzialmente, questo tipo di strappo muscolare non compromette la l’attività fisica, anche se è sempre consigliato restare a riposo due settimane.

Si parla di strappo di secondo grado quando le fibre lesionate sono i due terzi delle fibre muscolari totali. Il dolore è più forte che nei casi di strappi di primo grado e quasi sempre è accompagnato da ematoma. Se si incorre in uno strappo muscolare di secondo grado, l’attività fisica o sportiva viene subito interrotta e i tempi di recupero possono arrivare a quattro settimane.

Il terzo grado è la condizione di strappo più grave. Rientrano in questa categoria le lesioni che determinano lo strappo di almeno tre quarti delle fibre muscolari e sono accompagnate da dolore molto forteimpotenza funzionale ed ematoma. Per gli strappi muscolari di terzo grado è necessario seguire un percorso riabilitativo per limitare la possibilità di importanti danni funzionali. Nonostante si segua un percorso riabilitativo e si osservi il dovuto riposo, non è scontato il recupero completo del muscolo.