La senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia è stata eletta presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Un voto pressoché unanime (39 preferenze su 42, insieme a una scheda bianca e a una nulla) da parte della bicamerale di Palazzo San Macuto. Eletta vicepresidente la candidata del Terzo Polo Maria Elena Boschi di Italia Viva, per una commissione tutta al femminile.

A seguito della sua elezione la senatrice messinese, fedelissima di Giuseppe Conte, dovrà lasciare il ruolo di presidente dei senatori pentastellati.

Prima della votazione e dello spoglio, la sua rivale Maria Elena Boschi aveva confessato la sua intenzione di voto a favore di Floridia, poiché “le Commissioni hanno rilevanza istituzionale e non sono una partita politica“. Tuttavia è innegabile che sia i grillini che i centristi liberali mirassero a quella casella.

Chi è Barbara Floridia, la presidente della Commissione di Vigilanza Rai

Ripercorriamo dunque la carriera politica di Barbara Floridia.

Dopo la laurea in Lettere inizia la sua carriera di insegnante, a cui finisce per affiancare un ruolo attivo a Venetico, sua città natale nel messinese. Qui si candida al ruolo di sindaco, sostenuta dalla fazione locale del Movimento 5 Stelle, di cui diviene uno dei principali megafoni sul territorio. La sua più importante battaglia politica agli esordi è quella che contro la riforma della “Buona Scuola” voluta proprio da Maria Elena Boschi (da oggi suo braccio destro) e dall’allora premier Matteo Renzi.

Alle elezioni politiche del 2018 viene eletta nel collegio uninominale di Messina, diventando segretario del M5s. Contestualmente assume la carica di membro della Commissione permanente all’Istruzione pubblica e ai beni culturali, nonché della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. Nell’ottobre 2019 diventa vicepresidente del M5s al Senato per pochi mesi, fino ad arrivare ai ruoli di primo piano. Nel governo Draghi è Sottosegretario di Stato per l’istruzione, mentre sotto l’Esecutivo Meloni è capogruppo M5s al Senato.

Rai apripista delle nomine

L’elezione di Barbara Floridia a presidente della Commissione Vigilanza in Rai potrebbe sbloccare un lungo effetto domino. A proposito del servizio pubblico si lavora al rinnovamento, a cominciare dal vertice. Carlo Fuortes lascerà il suo incarico di amministratore delegato, formalizzando le sue dimissioni dopo l’incontro in agenda con Giorgia Meloni. Non si conosce ancora la data, ma dovrebbe essere nell’ultima settimana del mese.

Al suo posto subentrerà Roberto Sergio, attualmente direttore di Radio Rai, mentre la nomina di direttore generale ricadrà sul giurista Giampaolo Rossi. Poi c’è da scegliere i nuovi direttori dell’informazione. Per il Tg1 in cima alla lista spicca Gian Marco Chiocci, ex direttore del Tempo, ora all’Adnkronos. Per il Tg2 è corsa a due tra Antonio Preziosi e Angela Mariella. Andrea Vianello, giornalista radiofonico, potrebbe invece subentrare alla dimissionaria Alessandra De Stefano.

La Rai rappresenta la punta di un iceberg che va però osservato anche in profondità. Tra le altre controllate dallo Stato focus su Enav (Navigazione Aerea Civile), la cui lista di nomi è stata depositata al Ministero dell’Economia entro la scorsa mezzanotte. L’assemblea si svolgerà il prossimo 28 aprile, e sarà presieduta dal nuovo Ad Pasqualino Monti. Spostandoci poi su Mps, l’indicazione va verso la conferma di Luigi Lovaglio come ad e Nicola Maione nella figura di presidente. Futuro più incerto per Enel, Eni, Leonardo, Poste e Terna. Entro il 13 aprile i nomi delle cosiddette “cinque big” saranno ufficializzati.