Attentato nella notte a Mogoro, in provincia di Oristano, dove l’auto del sindaco è stata distrutta dal fuoco. Gli inquirenti indagano sulla vicenda che potrebbe essere connessa a recenti episodi di minacce a diversi esponenti dell’amministrazione su tutto il territorio sardo.

L’episodio è accaduto nella tarda serata di ieri, Lunedì 3 Aprile 2023, nei pressi dell’abitazione del primo cittadino del comune situato nella subregione dell’Alta Marmilla, ad una ventina di chilometri a sud di Oristano.

L’automobile, una Fiat Punto, era parcheggiata in vico Emilio Lussu, in pieno centro storico del paese. Poco dopo le ore 23:00 nella zona si è sentito un forte scoppio. Lo stesso sindaco, il 73enne Donato Cau, ha percepito il fragoroso boato. Attimi di puro terrore. L’uomo è sceso in strada e ha constatato che ad essere avvolto dalle fiamme era proprio il suo veicolo.

Un gesto che da subito è apparso doloso e si configura nei sempre più frequenti atti intimidatori nei confronti dei sindaci di diverse amministrazioni sarde. Il modus operandi infatti è simile a quanto già accaduto ad altri esponenti politici. Poco tempo fa, la stessa sorte era capitata al veicolo del primo cittadino di Bono, Michele Solinas, distrutta dalle fiamme nel cuore della notte.

Mogoro a fuoco auto del sindaco: paura per il primo cittadino e la sua consorte

Quando il sindaco di Mogoro, Donato Cau, è corso in strada per verificare cosa avesse causato il terribile boato ha visto la sua automobile in preda alle fiamme. L’uomo ha subito allertato le forze dell’ordine che in poco tempo hanno fatto sopraggiungere una squadra di Vigili del Fuoco di Ales per sedare l’incendio. Seppur l’intervento sia stato tempestivo, i pompieri non hanno potuto salvare l’autovettura completamente distrutta dal fuoco. Lo scoppio udito probabilmente è derivato dall’esplosione di uno degli pneumatici. Per fortuna l’incendio non ha provocato feriti.

I Carabinieri della compagnia di Mogoro sopraggiunti sul luogo hanno effettuato i rilievi per chiarire la vicenda. Da quanto raccolto e dalla testimonianza dello stesso primo cittadino, gli inquirenti sono indirizzati a catalogare l’accaduto come un incendio di matrice dolosa al fine di intimidire il suo proprietario. Un vero e proprio attentato al sindaco. Nelle prossime ore i militari, sotto la coordinazione del comandante provinciale dei carabinieri di Oristano Erasmo Fontana, approfondiranno le indagini per individuare al più presto i responsabili del gesto.

L’episodio è stato raccontato direttamente da Donato Cau, sorpreso dall’attentato da poco il suo rientro a casa.  

“Ero appena rientrato dal Comune dove mi ero trattenuto sino alle 21. Ho preso la mia Fiat Punto e sono rientrato a casa per la cena. Mentre guardavano la televisione insieme a mia moglie abbiamo sentito un botto, come una esplosione, e ci siamo affacciati alla finestra. In quel momento ho visto del fumo e poco dopo dall’auto si sono sprigionate le fiamme che hanno avvolto la Punto. Abbiamo chiesto l’intervento dei vigili del fuoco che hanno lavorato sin dopo la mezzanotte. Ringrazio loro e i carabinieri per quanto hanno fatto”.

Solidarietà da parte del Presidente della Regione Sardegna

La notizia dell’attentato si è presto diffusa in paese. Molti cittadini hanno espresso solidarietà al loro primo cittadino, in carica dall’autunno del 2020. Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha fermamente condannato il vile gesto e mostrato vicinanza alla vittima.

“Un atto intimidatorio gravissimo e ancora più odioso e vigliacco perché commesso contro il primo rappresentante delle istituzioni nel territorio, al lavoro in prima linea per il bene della sua comunità. Davanti a questi atti violenti, che purtroppo si ripetono con preoccupante frequenza, c’è bisogno di una ferma condanna da parte delle istituzioni e di tutti i sardi. Massimo sostegno dev’essere dato al primo cittadino di Mogoro, a tutti gli amministratori locali che in questi anni hanno dovuto subire minacce e pesanti intimidazioni e alle forze dell’ordine impegnate a garantire la sicurezza nel territorio”.