Tragico incidente a Forlimpopoli, un 31enne muore mentre pulisce il fucile e innavertitamente parte un colpo.
La vittima, ritrovata in una pozza di sangue, dai genitori subito accorsi dopo lo sparo si chiamava Juri Carioli e faceva l’operaio, ucciso da uno colpo accidentale scoccato da una delle sue armi.
Immediato l’allarme ai sanitari del 118, dato dai genitori. Sul posto sono intervenuti gli operatori di “Romagna Soccorso”, ma per il ragazzo non c’era già più nulla da fare.
Per chiarire la dinamica dei fatti sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e del Nucleo Investigativo e della stazione di Forlimpopoli. Fin da subito le indagini si sono indirizzate sulla tragica fatalità.
L’esplosione è avvenuta Domenica 2 Aprile poco prima delle ore 22 mentre il ragazzo era intento a pulire nella sua casa un fucile da poligono quando il proiettile lo ha centrato alla testa, non lasciandogli scampo.
Lo scenario della tragedia è proprio la sua abitazione nella periferia di Forlimpopoli, il paese dei natali di Pellegrino Artusi, a sette chilometri da Forlì, nella frazione di Sant’Andrea.
Forlimpopoli pulisce il fucile e parte un colpo: i carabinieri pensano ad un fatale incidente
Secondo gli inquirenti si tratterebbe di un incidente, questa la conclusione a cui sono giunti i carabinieri, immediatamente arrivati sul posto dopo la tragica scoperta dei genitori di Juri. Il ragazzo aveva una forte esperienza a maneggiare le armi, la sua grande passione. Armi da caccia e da poligono tutte detenute legalmente e regolarmente conservate.
Lo scenario dell’accadimento accidentale è diventato presto ufficiale. Scartata l’ipotesi del gesto estremo per due ragioni, la prima è che non è stato trovato alcun messaggio d’addio, mentre la seconda è che l’arma mortale, lunga da poligono, non era caricata, ma al suo interno, nella canna, stazionava una cartuccia, rimasta forse dall’ultima sortita al poligono di tiro di Forlì, che il ragazzo regolarmente frequentava.
L’ipotesi è che Juri, mentre puliva il fucile, non si sia accorto di quella pallottola. Così è bastato sfiorare il grilletto per innescare la tragedia.
L’episodio ha gettato nello sconforto un’intera comunità. Parenti, amici, residenti sono sotto shock e si uniscono al dolore della famiglia Carioli in questo momento difficile.
Juri era operaio alla Pollo del Campo, un allevamento di Santa Sofia, paese appenninico delle Foreste Casentinesi, era un ragazzo conosciutissimo. In passato era stato anche una promessa del calcio.
Come portiere aveva giocato nelle giovanili del Forlimpopoli prima di passare al glorioso vivaio del Cesena. Poi aveva giocato qualche anno da dilettante, militando anche nel Riccione (dal 2010 al 2012).
Infine aveva trovato lavoro come operaio, lasciando spazio alla sua grande passione, le armi, ne aveva infatti, diverse in casa, tutte regolari e conservate con cura. Passione vissuta “con dedizione, cura e responsabilità” sostiene chi lo conosceva. Poi Domenica sera quella cartuccia nascosta nella canna del fucile ha ucciso Juri e i suoi sogni.
Dopo gli accertamenti di legge la salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. La notizia ha fatto in poco tempo il giro della città artusiana. “Un ragazzo per bene”, viene ricordato.
Altro incidente con le armi da fuoco
All’inizio del mese di Marzo un altro incidente simile era successo a Reino in provincia di Benevento. Un 34enne si è sparato accidentalmente al torace mentre era intento a pulire il suo fucile, regolarmente detenuto.
Il giovane era stato immediatamente soccorso dai sanitari del 118, che lo hanno trasportato in un primo momento all’ospedale San Pio di Benevento, dove i medici si sono subito resi conto delle sue gravi condizioni di salute. Infatti, il proiettile si sarebbe conficcato in un polmone e proprio a causa delle condizioni critiche del giovane, i medici avevano deciso di trasferirlo all’ospedale Cardarelli di Napoli, attrezzato per fornire al 34enne cure più specifiche.