Nel giorno del 632º anno della sua fondazione, Sergio Mattarella si è recato nei pressi dell’Università di Ferrara per celebrare l’inaugurazione dell’anno accademico. Il Presidente della Repubblica si è speso in un lungo discorso in cui ha sottolineato a più riprese l’importanza dello studio non solo per i giovani ma per l’Europa intera.

Un eloquio che ha trattato l’argomento scolastico a 360º passando anche per alcune menzioni speciali all’Unife ed alla sua storicità, anche dal punto di vista culturale. In un primo passaggio del presidente, si legge:

Le università – a partire da quelle più antiche come quella di Ferrara – hanno contribuito a costruire la spina dorsale della nostra Europa perché hanno eretto a metodo il dialogo e lo scambio di conoscenze, ponendo, in questo modo, le fondamenta dell’integrazione.

L’elogio di Mattarella all’Università di Ferrara all’inaugurazione dell’anno accademico

Un messaggio che si è poi concentrato nello specifico alla città di Ferrara ed al suo valore immenso da un punto di vista storico e culturale. È questa la sintesi delle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ci ha tenuto a ribadire la soddisfazione per essere presente in occasione di un giorno così emblematico e importante per l’Ateneo.

Ecco le sue parole:

Sono lieto di essere nuovamente in questa città, ricca di storia, monumenti e cultura. La sua università è luogo antico e alto dove la cultura rinascimentale ha creato un legame indissolubile con la città. La storia dell’Ateneo è di grande valore e racconta di un costante investimento della città sul futuro. Da secoli vi si preparano i giovani e oggi, in quest’antica Università, ragazze e ragazzi si formano per affrontare la complessità, in uno scambio costante tra conoscenza e vivere civile.

Il messaggio contro le guerre: “Il mondo è chiamato a riflettere”

Non è mancato, infine, un riferimento alla guerra in Ucraina contro la quale il presidente Mattarella ha voluto ulteriormente opporsi ricordando l’importanza di perseguire il bene comune. Ecco il suo intervento:

In tutto il mondo le università sono chiamate a elaborare riflessioni adeguate alle condizioni che abbiamo, ai mutamenti che vi sono, agli scenari nuovi. Scenari che fanno comprendere come siano fuori dal tempo e dalla storia comportamenti da potenza dei secoli scorsi che conducono a guerre di aggressione per annettere territori.

Da qui, l’invito a tutti i giovani e in particolare alle Università nel tenere bene a mente questi momenti per crescere sotto una prospettiva diversa. La speranza di Mattarella è che proprio dalle aule universitarie possa svilupparsi una coscienza approfondita del bene per contrastare qualsiasi evento di natura bellica o comunque di repressione nei confronti dell’altro. Questo il suo messaggio conclusivo:

Sono questi gli aspetti rilevanti che contrassegneranno il mondo futuro. Su questo il mondo è chiamato a riflettere, e far da avanguardia in queste riflessioni devono essere le università, gli atenei hanno questo ruolo, questa vocazione per approfondire scenari e indicare percorsi con cui affrontarli. Questo è il mondo che hanno i giovani davanti e le università devono aiutarli a interpretare e governare.