Applicazione tradimenti. Si tratta di una piattaforma nata più di vent’anni fa con l’obiettivo di mettere le persone in contatto tra loro e cominciare una relazione extraconiugale.

Ashley Madison, come funziona l’applicazione che organizza tradimenti

In realtà, parliamo di un sito che esiste dal 2001, quando fu fondato in Canada dall’azienda Avid Life Media come servizio di incontri online. Per il marchio sono stati scelti banalmente due nomi di donna molto popolari tra Canada e Stati Uniti – corrispondenti ad Ashley Madison – pensando che in questo modo il sito potesse risultare più familiare alle orecchie dei potenziali nuovi iscritti e in grado poi di agguantare più iscrizioni.

Negli anni seguenti il servizio si è evoluto, così come ha fatto il mondo del web, ed ha assunto diverse caratteristiche simili ai più tradizionali social network. Ashley Madison ci porta subito nel suo mondo attraverso parole concise ma dritte al punto: “La vita è breve. Concediti un’avventura”, specificando che il servizio è per maggiorenni e che si tratta “dell’agenzia di incontri al di fuori del matrimonio più conosciuta”. Oltre al Nordamerica, il servizio è attivo in molti altri paesi del mondo, compresa l’Italia, mentre non può essere utilizzato a Shanghai, in Cina, perché ritenuto contrario ai valori della famiglia e a favore dell’adulterio.

Come d’altronde è prassi per tutti i siti di incontri, la prima cosa che bisogna fare per utilizzare la piattaforma è creare un account personale. Essendo un sito internazionale e molto conosciuto in tutto il mondo, però, su Ashley Madison occorre fare un passaggio antecedente alla registrazione account: impostare lingua e località. Si tratta di uno step che si può affrontare tranquillamente anche dopo, ma farlo subito semplifica tutto il resto, visto che a quel punto si può fare tutto in italiano. Per impostare lingua e località basta selezionare Italiano e Italia nei due piccoli menù a tendina in basso a destra sulla home page.

L’attacco informatico del 2015

Il sito è diventato famoso anche per un attacco informatico che ha subito nel 2015, quando il 15 luglio un gruppo di hacker che si faceva chiamare “The Impact Team” sosteneva di aver sottratto grandi quantità di informazioni personali degli iscritti al servizio, che sono quasi sempre registrati in forma anonima trattandosi di un sito indirizzato ai rapporti extraconiugali.

A qualche giorno di distanza, comunque, Ashley Madison diffuse un comunicato dicendo di avere messo in sicurezza i siti, “chiudendo i punti di accesso non autorizzati” e contattando le forze dell’ordine per risolvere il tutto.