Donald Trump contro Stormy Daniels. L’ex presidente americano oggi, martedì 4 aprile 2023, comparirà davanti al tribunale di Manhattan per l’indagine relativa ai suoi presunti pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. Trump poco dopo le 21 italiane di ieri lunedì 3 marzo 2023 è atterrato all’aeroporto LaGuardia di New York: si è recato alla Trump Tower, sulla Fifth Avenue, a Manhattan, sede del tribunale. Il Tycoon, in corsa per le presidenziali americane del 2024, ha evitato i giornalisti e le persone che attendevano dietro alle transenne: è passato per la Madison Avenue, su consiglio dei legali, che gli hanno suggerito di tenere un basso profilo. Trump è il primo presidente o ex della storia a Stelle e Strisce ad essere incriminato.
Donald Trump e Stormy Daniels: in tribunale il tycoon per presunti pagamenti alla pornostar
Trump non sarà ammanettato, ma protetto dalla sicurezza che gli spetta per il suo ruolo: alle 14:15 ora locale (le 20:15 italiane) dovrebbe comparire davanti al giudice Juan Merchan che ha accolto la richiesta dei legali dell’ex presidente Usa e ha vietato le telecamre.
“Che questa incriminazione veda coinvolta una questione di monumentale interesse è incontestabile. Nella storia degli Stati Uniti mai un presidente in carica o che lo è stato era stato incriminato per reati penali”,
ha scritto il giudice che ha però spiegato che la troppa attenzione avrebbe generato un clima da circo. I network americani avevano chiesto di poter riprendere l’udienza. Il giudice ha autorizzato cinque fotografi a scattare immagini prima dell’udienza.
Trump è stato incriminato dal Gran Giurì, chiamato a decidere se erano state raccolte prove sufficienti per avviare un processo nei confronti di Trump, accusato di aver dato nel 2016 130 mila dollari a una porno star, Stormy Daniels, che aveva minacciato di rivelare in piena campagna elettorale la loro breve relazione sessuale. Sulla sua testa pendono circa 30 capi d’accusa.
Cos’è il Gran Giurì
Il Gran Giurì, grande giuria, è composto da 23 cittadini sorteggiati: rappresenta un organismo dell’ordinamento americano che è chiamato a stabilire se le prove raccolte dalla procura siano sufficienti per iniziare un processo penale nei confronti di una persona.
Dopo la comparsa in procura, l’ex presidente rientrerà in Florida, dove alle 20:15 ora locale (le 2:15 italiane), terrà una conferenza stampa.
Trump chiede spostare processo a Staten Island, area più Gop
Donald Trump ha chiesto di spostare il processo a suo carico da Manhattan a Staten Island, un’area tradizionalmente molto più repubblicana dell’altra.
“E’ una sede molto ingiusta, con alcune aree che hanno votato l’1% repubblicano”,
ha detto l’ex presidente parlando di Manhattan.
“Questo processo dovrebbe essere spostato nella vicina Staten Island sarebbe un luogo giustissimo e sicuro per il processo”.
Trump ha anche accusato il giudice incaricato, Juan Merchan, di essere “fortemente di parte”.
Trump e la mail a suoi sostenitori: “È la fine della giustizia”
Nonostante il processo, Donald Trump continua a invocare il sostegno dei suoi supporters.
Come riporta il giornalista della NBC Sahil Kapur, il tycoon ha inviato una mail, da lui definita “l’ultima prima del mio arresto”, nella quale indica la giornata di oggi come tragica.
“Oggi piangiamo la fine della giustizia in America. Oggi è il giorno in cui un partito politico al potere ARRESTA il suo principale avversario per non aver commesso alcun reato”.
La mail prosegue con un tono di sfida, rilanciando la corsa alla Casa Bianca per le elezioni presidenziali del 2024, nelle quali Trump si dice certo della vittoria, per poi concludersi con il link per le donazioni alla sua campagna elettorale, con finanziamenti compresi tra i 24 e i mille dollari.