Dopo il secondo posto nell’edizione 2024, Cagliari si ricandida Capitale Verde Europea 2025, il prestigioso riconoscimento della Commissione Europea che premia le città europee più green.

Dopo il secondo posto nell’edizione 2024 Cagliari ci riprova a essere Capitale Verde Europea

Il vicesindaco di Cagliari e assessore alla Pianificazione strategica e allo Sviluppo urbanistico e verde pubblico, Giorgio Angius ha annunciato oggi la presentazione del dossier di candidatura della città a Capitale Verde Europea 2025.

La sconfitta dello scorso anno non ha scoraggiato il capoluogo della Sardegna. Il 30 aprile si chiuderanno i termini per la presentazione del dossier di candidatura, nel mentre sarà attiva una consultazione pubblica per raccogliere progetti e programmi sui temi ambientali e della sostenibilità. L’obiettivo è coinvolgere nel percorso oltre alle amministrazioni pubbliche e gli enti locali, enti del terzo settore, cittadini e imprese.

Negli anni Cagliari ha avviato numerosi progetti che guardano a un futuro verde. Molti di questi riguardano i tantissimi siti naturalistici presenti tanto nell’area del Comune quanto nella Città metropolitana. La città era arrivata in finale per il premio europeo ‘Capitale verde’ 2024, insieme a Valencia. In quell’occasione la città spagnola ha ricevuto un bonus da 600mila euro dalla Commissione europea per l’organizzazione dell’anno come capitale verde europea.

Cos’è il Green capital award

Il Green capital award è un premio dedicato alle città con più di 100mila abitanti, ideato nel 2006 e divenuto un appuntamento annuale dal 2010. L’obiettivo del riconoscimento è quello di innescare una competizione virtuosa tra le città europee, votata alla sostenibilità e al benessere dei cittadini. I centri che si candidano devono dimostrare di aver intrapreso politiche volte a renderle più verdi e sane.

La selezione delle città finaliste, spiega Bruxelles, viene fatta sulla base di 12 indicatori ambientali (Qualità dell’aria, rumore, acqua, uso sostenibile del suolo, rifiuti ed economia circolare, natura e biodiversità, crescita verde ed eco-innovazione, mitigazione del cambiamento climatico e adattamento, mobilità urbana sostenibile, prestazioni energetiche e governance ambientale).