Riparte il Superbonus, e con questo la speranza di tantissime aziende in Italia che rischiano il collasso. UniCredit, da oggi, riprende ad acquistare crediti fiscali relativi ai bonus edilizi. Un’apertura che punta a supportare gli operatori che hanno completato i lavori e che hanno necessità di cedere i crediti avendo il cassetto fiscale pieno.

UniCredit torna ad acquistare i crediti legati al Superbonus

Decine e decine di imprenditori disperati. Aziende in ginocchio e migliaia di posti di lavoro a rischio. È questa la situazione di chi ha operato in questi ultimi anni con i bonus edilizi introdotti soprattutto per volere del Movimento 5 stelle, nel corso del loro Governo e bloccati ormai da mesi. Una situazione insostenibile, che ha portato le associazioni di categoria a scendere in piazza per protestare pacificamente più volte. Una situazione complicata a cui sta cercando di far fronte la Premier Meloni, senza però riuscire, ad oggi, a trovare una soluzione che accontenti tutti.

Una svolta, in tal senso, potrebbe essere quella annunciata oggi da UniCredit. La banca infatti ha deciso di riaprire all’acquisto dei crediti fiscali, non solo quelli legati al Superbonus ma a tutti i bonus edilizi. L’apertura, però, non sarà indiscriminata: dall’istituto, infatti, arrivano molte indicazioni operative interessanti sulle modalità della ripartenza.

Le condizioni di acquisto di UniCredit

La banca, in una nota ufficiale, ha comunicato la volontà di riaprire alla possibilità di comprare i crediti, ma solo a determinate condizioni. UniCredit ha infatti messo a punto una soluzione che consente, come si legge nel comunicato, alle “imprese, artigiani e professionisti che abbiano maturato crediti fiscali a fronte di sconto in fattura per spese sostenute nel 2022 di smobilizzare tali crediti, ottenendo la liquidità necessaria a proseguire la loro attività”. Insomma una riapertura limitata agli sconti in fattura e che riguarderà solo le spese del 2022.

L’ammontare complessivo del credito per singola pratica deve essere superiore a 10 mila e inferiore ai 600 mila euro e la pratica deve essere in possesso di tutta la documentazione richiesta nel corso dell’istruttoria, con asseverazioni, attestazioni e visto di conformità per tutte le tipologie d’intervento, oltre che il codice univoco. “La banca – si legge ancora nella nota – prevede nuovi prezzi di acquisto in linea con il mercato”.

L’acquisto dei crediti sarà dunque effettuato da Ebs Finance, società di cartolarizzazione appartenente al Gruppo UniCredit, che successivamente li cederà a clienti terzi. A tal proposito l’istituto ha già reso noto di aver già chiuso l’accordo con 6 importanti player di mercato operanti in diversi settori economici e di essere in procinto di stipulare ulteriori 11 accordi, per un controvalore che consentirà l’assorbimento progressivo dei crediti fiscali che la banca acquisterà dalla propria clientela, realizzando di fatto una soluzione di sistema imprese-banca-imprese.

Le dichiarazioni

Andrea Orcel, Ad e responsabile per l’Italia di UniCredit ha così commentato la decisione presa: “Questa iniziativa è solo l’ultima in ordine di tempo a testimoniare il sostegno costante che forniamo a individui e imprese impegnati a fare prosperare la nostra economia. Queste persone e queste imprese sono il cuore delle comunità che siamo impegnati a supportare, ed è giusto farlo in ogni modo possibile, sia attraverso la tradizionale funzione di banca sia, nei momenti di difficoltà, andando oltre per aiutarli ad avere successo. In questo caso, l’iniziativa aiuterà imprese, professionisti e artigiani a liberare spazio fiscale e ottenere liquidità, un elemento importante per tornare alla migliore capacità operativa e commerciale. Le piccole attività economiche– ha concluso – sono una parte fondamentale della nostra economia e sono quindi lieto di poter aggiungere un’altra iniziativa al nostro più ampio programma di sostegno a loro favore”.