Una sconfitta che brucia quella che Jannik Sinner ha subito nella finale degli ATP di Miami contro Daniil Medvedev. Il tennista russo ha saputo imporsi sull’italiano approfittando anche di qualche acciacco fisico che ha colpito l’altoatesino anche nel corso della partita stessa; alla fine, non ci sono stati dubbi sulla maggior efficacia dei colpi di Daniil che proprio al termine della sfida con il nostro Jannik ha provato a spendere delle parole di conforto nei confronti del suo avversario.
In primis, tuttavia, Medvedev non ha nascosto la gioia per la sua vittoria che è arrivata anche in virtù di una forma fisica – la sua sì – davvero impeccabile. Ecco il suo commento:
È il momento migliore della mia carriera, peccato solo che in questo periodo non ci siano stati grandi Slam di mezzo. Sono felice e non vedo l’ora che la stagione entri ancor più nel vivo. Era da tempo che non giocavo una finale per un Masters 1000 e mentalmente non è stato facile. Fisicamente non ho avuto alcun tipo di problema, invece, ma strada facendo ho sofferto il caldo e l’umidità. Alla fine tremavo perchè era un accumulo di tensione e una sofferenza a queste condizioni climatiche. Quando mi hanno chiesto di firmare la telecamera ero convinto di non riuscire a farlo.
ATP Miami, il consiglio di Medvedev a Sinner
Tornando al suo avversario, come anticipato Medvedev ha voluto esaltare le doti dell’azzurro che recentemente aveva ammesso di trovare proprio nel tennista russo il suo peggior avversario. Incassato questo giudizio positivo da parte di Jannik, anche Medvedev ha voluto evidenziare il talento del nostro Sinner:
Per me è un grande complimento. I miei colpi non gli consentono di fare il suo gioco. La mia palla non gli consente di fare quello che fa contro altri avversari o forse sto leggendo bene il suo gioco e riesco a spingere molto con i miei colpi per portarlo a sbagliare. Quest’anno sta facendo passi avanti e sta annullando sempre di più le distanze. Nel primo set è andato anche avanti di un break, ma spero di continuare a essere un problema per lui perchè sono convinto di trovarlo più spesso nelle fasi finali di un torneo.
Quanto alle difficoltà fisiche patite dallo stesso Jannik, invece, Daniil ha provato a dare un suo consiglio:
È esperienza anche questa ed è capitato tante volte nella mia carriera di giocare semifinali strepitose e poi di essere svuotato in finale. Poi lui mi ha anche detto di non essere arrivato a questo appuntamento al top dal punto di vista fisico. Si impara anche da questo. A me è capitato a Indian Wells quando contro Tiafoe lui mi ha annullato tanti matchpoint e mi ha fatto spendere tanto dal punto di vista emotivo. Non è facile giocare una finale, specie nel Masters 1000