Vittorio Sgarbi non usa mezzi termini e va giù duro contro gli eco-attivisti di Ultima Generazione. Il sottosegretario di Stato alla Cultura, che già aveva ipotizzato un TSO per chi rovina e deturpa opere e monumenti nel nostro Paese, è un fiume in piena. “Ci vuole un’azione come quella dell’antimafia, perché questa è un’associazione a delinquere che ha una cupola, un vertice e dei picciotti che eseguono” ha detto in un’intervista radiofonica.

Vittorio Sgarbi contro Ultima Generazione

Dopo aver bloccato più volte il Grande Raccordo Anulare, le operazioni di Ultima Generazione, nell’ultimo periodo, si sono concentrate soprattutto sui monumenti in giro per il nostro Paese. È passato poco tempo da quando avevano deciso di pitturare Palazzo Vecchio a Firenze. Poi un paio di giorni fa l’ultima trovata che ha fatto tanto discutere e ha indignato il mondo politico. Tre attivisti infatti, nel pomeriggio di sabato scorso, hanno gettato carbone vegetale nella fontana di Piazza di Spagna a Roma, tingendo l’acqua della Barcaccia di nero. Per fortuna nessun danno per la celebre opera del Bernini che in poche ore è stata ripulita.

Durissimo però è stato il commento di Vittorio Sgarbi che si schiera contro Ultima Generazione, senza mezzi termini né giri di parole. “Ci vuole un’azione come quella dell’antimafia, perché questa è un’associazione a delinquere che ha una cupola, un vertice e dei picciotti che eseguono. È chiaro che la mafia è un’altra cosa – ha detto il Sottosegretario alla Cultura, ai microfoni de Gli Inascoltabili su New Sound Level – ma il metodo è lo stesso. C’è un’organizzazione in Europa e occorre che la polizia internazionale si muova per individuarla. Dovrebbero essere sottoposti a un TSO (trattamento sanitario obbligatorio), per un evidente bipolarismo o per qualche malattia mentale che li porta a eseguire ordini scellerati senza ragione. Purtroppo non possiamo agire sul singolo episodio, perché è una catena quotidiana. Prima Firenze, poi Roma, chissà cosa hanno ancora in mente. Agire contro i monumenti è come agire contro le persone, quindi il meccanismo non può che essere quello di colpire il vertice, che sicuramente non è in Italia”.

L’Onorevole Sgarbi contro Elly Schlein

Il critico d’arte più famoso del nostro Paese, impegnato da anni anche sul fronte politico, ha commentato anche la posizione di Elly Schlein La segretaria del Pd sostiene infatti che “chi imbratta gli edifici pubblici per il clima sta soltanto chiedendo di essere ascoltato”. Un pensiero che Sgarbi non condivide e anzi attacca: “Sono riusciti a suggestionare persino lei – ha proseguito –. Portano avanti idee che non hanno alcun fondamento e sono legate a questo fanatismo religioso. È quasi una setta, che agisce sulla base di un ordine che viene dall’alto. La Schlein è una brava ragazza, ma dice cose senza senso. Con la mafia non si tratta. Nel Parlamento non usiamo armi per dialogare, non usiamo le vernici contro l’avversario. In questo caso ha detto una solenne fesseria. Ci sono dei problemi rispetto al clima, che vanno affrontati secondo schemi democratici e soprattutto con l’ascolto dei grandi scienziati e non dando adito a questi quattro che inventano un pericolo dove non c’è”.

Come fare allora per fermarli? L’onorevole Sgarbi non ha dubbi: “Servono criteri molto sofisticati. Le intercettazioni che si fanno per la mafia e per il terrorismo, devono essere utilizzate anche per questi qui di Ultima Generazione. Si tratta di atti di terrorismo civile e monumentale”.