Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg, a margine della dichiarazione con cui ha annunciato l’ingresso della Finlandia, ha giurato il 3 aprile che l’Alleanza continuerà a sostenere l’Ucraina nonostante la “pericolosa e sconsiderata retorica nucleare” della Russia.
In generale il funzionario norvegese è apparso decisamente più ottimista nei suoi toni rispetto a qualche mese fa, aggiungendo che “Kiev può vincere la guerra e diventare un giorno un membro della NATO a tutti gli effetti“. Da capire se ciò accadrà prima o dopo la fine del suo mandato, prevista per ottobre.
Chiaramente la priorità allo stato attuale rimane la vittoria dell’Ucraina rispetto al conflitto e successivamente la tutela della sovranità e dell’indipendenza europea della nazione. Rispetto al primo obiettivo, “la NATO ha fornito un sostegno militare senza precedenti”.
La posizione dell’Ucraina sarà discussa domani al Consiglio Ue degli Esteri, dove verrà esaminato anche il dossier sulla Svezia, in stand by da diverso tempo a causa del veto posto dalla Turchia.
Ingresso Ucraina nella Nato, Zelensky ipotizza controffensiva a breve
Come detto poc’anzi, nella gerarchia delle priorità per l’Ucraina c’è prima la vittoria nella guerra e poi le discussioni per l’ingresso nella NATO. Temi su cui punta molto il presidente Volodymyr Zelensky, che oggi ha incontrato in visita istituzionale a Chernihiv il Segretario Generale del Consiglio d’Europa Marija Pečinović Burić e il Ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck.
Durante la conferenza stampa congiunta il capo di Stato ne ha approfittato per rispondere alla morte di Tatarsky avvenuta ieri a San Pietroburgo. Fondamentalmente Zelensky ha glissato sull’argomento, sostenendo che il suo compito è quello di occuparsi del suo Paese. Tatarsky, nato in Donbass, è considerato unanimemente uno dei più noti propagandisti indipendenti del Cremlino.
Sempre dal palco di Chernihiv ha lanciato un nuovo monito alla Russia, suggerendo che c’è ancora tempo per dichiarare la resa e lasciare i territori conquistati. “Altrimenti distruggeremo senza pietà le milizie nemiche”. Il riferimento è alla controffensiva di Mosca che gli esperti hanno previsto in queste settimane ma che ancora non è partita. Con queste parole, tuttavia, Zelensky non esclude che sia l’Ucraina a lanciare la controffensiva per favorire la de-occupazione avversaria.
Il ministro della Difesa Oleksii Reznikov aveva avvertito che l’esercito ucraino probabilmente avrebbe lanciato la sua controffensiva in aprile o maggio.